Punteruolo rosso (palme - Rhynchophorus ferrugineus) rimedi, novità e strani dispositivi

Si fa un gran parlare del punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus) e delle possibili modalità di lotta e cura.

Foto di Dingilingi

Allo stato attuale (basta fare una ricerca con google) non sembra che vi sia una soluzione definitiva al problema.

Certo è che in molti propongono soluzioni che vogliono essere rivoluzionarie, per lo più a base di insetticidi e fosfina (altamente tossici), altri ancora propongono macchine e tecnologie che in realtà si basano su principi generali mai verificati e non sostenibili, ..., almeno questa è la percezione che ho avuto a riguardo (io però non sono uno scienziato, ma solo un’appassionata di piante e novità sul mondo delle piante e tutto ciò che vi ruota attorno).

Ve ne illustro brevemente due.

Una ditta italiana (Ecopalm) propone l’uso di microonde per uccidere gli insetti, senza danno per l’ambiente; fatto sta che dichiarano di non impiegare “fitofarmaci e metodi chimici, ma energia ad altissima frequenza”.

Anch’io sono contraria agli insetticidi, però per quel che ne so le microonde sono dannose per le piante; sono stati osservati già anni fa imprevedibili deterioramenti in piante soggette a microonde, cambiamenti nel ritmo di crescita... le antenne con campi elettromagnetici, hanno causato la morte di alberi e forse sono la causa di morte di intere foreste (The effects of microwaves on trees and other plants - 2003 Balmori Martinèz - altri interessanti notizie sono rilevabili in questa ricerca), quindi sarà, ma curare un nemico con un nemico maggiore mi sembra una stupidaggine.
Anche perchè una palma sia per prevenire che curare andrà sottoposta a più interventi seppur di pochi minuti (gli slogan per la vita veloce è meglio a me non piacciono - gli effetti poi potrebbero comparire dopo anni) perchè questi trattamenti come tutti i tipi di trattamento non la mettono al sicuro da futuri attacchi.
Poi mi chiedo, tutte le piante contengono acqua o no? Le microonde non agiscono sui liquidi? o sono troppo semplicistica?

Poi ho trovato un sito web che propone la cura del punteruolo rosso con un dispositivo “Il Quantum Palma che, operando a livello frequenziale su un piano di energie sottili magnetiche e in fisica quantistica, è in grado di mantenere la giusta polarità magnetica della pianta, impedendo così al parassita di avvicinarla per infestarla", la pianta a polarità negativa viene invece infestata. Facendo una ricerca con google potete leggere anche voi di questa soluzione.
Ma allora siamo a posto ! SE funziona allontaniamo tutti gli insetti (perchè non è selettivo per il punteruolo) del pianeta distribuendo tali dispositivi che hanno un raggio d’azione predeterminato di 60 metri...
Le piante hanno si’ una polarità, ma pure questa mi sembra una stupidaggine, che sa un po’ di misticismo...(ora chiamo Capitan Ventosa )

Concludendo, io mi affido alle numerose ricerche scientifiche, che sfruttano parassiti naturali dell’insetto, (nematodi quali Steinernema carpocapsae e Heterorhabditis spp.) funghi (quali beauveria bassiana di cui abbiamo parlato qui per gli afidi),

e l’uso di sostanze naturali che però non siano dannose per l’uomo (io ho trovato una ricerca che parla di come sia efficace l’olio di buxus chinensis - io uso il jojoba tutti i giorni come antirughe - che penetra il tegumento dell’insetto agendo presumibilmente sul sistema nervoso nervoso o respiratorio causando la morte di ben il 98,7% di larve trattate, insieme al precocene un ormone di origine vegetale che causa anormalità morfogenetiche, ma non ne parla nessuno, come al solito).


Ricerche americane, infine, hanno osservato che le palme Washingtonia filifera, che è nativa del sud della California e dell’Arizona occidentale, e la nana europea, Chamaerops humilis, sembrano essere resistenti alle infestazioni da Rhynchophorus ferrugineus, prediligiamole!

Foto di Forest & Kim Starr

Foto di Chema

giulia67 ha scritto:
Dire che i punteruoli hanno desistito beh, è molto difficile; i campanelli d'allarme sono: la crescita stentata, regredita, e poi infossata della parte cimale. Al minimo segno di rallentamento nella crescita, non esitare a contattare un esperto che faccia un sopraluogo. Mi pare di ricordare che le tue palme sono ancora basse, o sbaglio? in questo caso puoi dar un'occhiata anche tu al centro e alla base delle foglie. Le meglio curate e forti (e non potate), non stressate dall'inquinamento, sono le più resistenti agli attacchi.

Se sono piccole, per le palme in vaso, ad esempio, si può adottare questa misura, in attesa di una riduzione della popolazione di Rhynchophorus ferrugineus, puoi anche tenerle avvolte in una rete molto fitta (tipo zanzariera o poco meno fitta) per evitare l'infestazione...lo so esteticamente è brutta, ma a mali estremi...

A Striscia la notizia parlano di trattamenti alle palme con insetticidi (tra cui la Deltametrina, che recentemente, in Sud Africa, è stata trovata in residui nel latte materno - è utilizzata per il controllo della malaria), di naftalina appesa agli alberi, la cui efficacia, non è dimostrata...
... E soprattutto, la naftalina è una sostanza tossica, per inalazione e per contatto e potenzialmente mortale per chi soffre di favismo a cui può causare crisi emolitica grave, per fortuna qualche giorno dopo l'hanno fatto notare.
Insomma per quanto possiamo evitiamo l'uso di sostanze tossiche non risolutive il cui impatto ambientale è peggio di quello del punteruolo rosso...

Hanno mostrato anche un altro strumento, molto interessante, la cui idea di base infatti, è già stata sperimentata.

Avvengono all'interno dei tronchi delle palme colpite, processi di fermentazione, creati dalle larve: questo determina la perdita da parte dell apalma di composti organici volatili (VOCs); in più l'anomalo metabolismo di piante malate determina anomale emissioni di CO2; Striscia la notizia ha fatto vedere un macchinario (Palm nose, di cui però non ho trovato altre notizie) che preleva l'aria attorno alle palme e determina se una palma è o meno malata.

Sinceramente non so quanto questo macchinario possa essere affidabile, in quanto i test di cui sono a conoscenza sono stati svolti in ambiente protetto montando involucri di plastica su zone distinte del fusto della palma, e monitorate per diverse ore del giorno. Quindi un'indagine fatta in un minuto all'aria aperta, con la macchina che aspira aria intorno vicino alla palma, come facevano vedere a Striscia mi sembra poco seria ed affidabile, pur costando poche decine di euro come dichiarato.

Invece ho scovato questa notizia sui cani-cerca-punteruolo rosso .

Vi redno noto che Striscia la notizia, tra le soluzioni meno tossiche (senza pesticidi) per la salute ha mostrato un inventore dell'associazione arketipi2000 (guardate il secondo servizio all'interno di questo video ).

Egli proponeva un eletroshock (fili con elettrodi inseriti nella zona superficiale della corteccia collegati ad un pannelo ad energia solare - costo 200 euro) sostenendo che non nuoce alla palma

(la corrente elettrica penso che nuocia a qualsiasi pianta , ma non ho studiato Ingegneria elettrica, sicuramente s'intende a così bassi livelli; secondo me valutare rischi e effetti è sempre difficile in questi casi: avevo letto che l'elettrochock sulle piante era sperimentato perchè si è visto che esse generano in seguito alla continua esposizione alla corrente grandi quantità di prodotti chimici che in genere le piante producono soltanto in tracce, - Fabricio Medina-Bolivar, Arkansas State University- tutte le piante producono sostanze chimiche) ;

insomma volevo solo rendervi noto che è vero che si possono eliminare gli insetti con l'elettroshock, ma sfruttando il semplice fatto che la conduzione elettrica all'interno del fusto e possibile per la presenza di linfa e, probabilmente, una scossa leggera è sufficiente per danneggiare l'insetto, mi sembra un poco ottimistico e un approccio quantomeno superficiale. In questo modo non si è certi di eliminare tutti gli insetti all'interno, o per lo meno a parer mio...

Il metodo di «sedia elettrica per gli insetti» è depositato come brevetto (United States Patent 3826035 ), ma vengono aggiunti «additivi nell'acqua fornita alla pianta» per aumentare la conducibilità, ed è dichiarato che «rami, foglie e tronco, sono stati precedentemente bagnati in modo da formare un buon circuito negativo» e vi è «un flusso continuo di acqua», tutto ciò non si vede nel servizio di Striscia la notizia, nel piccolo impianto con pannello solare.

Comunque l'idea è da approfondire