Come eliminare macchie rosse Hippeastrum/Amaryllidaceae (Stagonospora curtisii/acari?)

Stranepiante, immagino tu stia parlando di Stagonospora curtisii; è una malattia fungina che colpisce le Amaryllidaceae che si mostra con macchie/ strisciate rosso vivo e color ruggine, e colpisce qualsiasi parte della pianta dalle radici ai fiori. Si disperde più facilmente e si diffonde in un clima umido; la prima regola quindi è evitare tali condizioni, fornendo la giusta ventilazione, ottimo drenaggio, e non annaffiare troppo: il modo migliore per proteggersi contro la malattia è i fare tutto il possibile per cercare di garantire la buona salute delle piante; io innaffio gli amaryllis veramente poco.


La migliore ipotesi è che segni simili possano essere danni da acari (si vedono con una lente):
in questo caso si usa un'insetticida . Infatti gli Hippeastrum mostrano questa tendenza al rosso anche quando sono danneggiati meccanicamente, di conseguenza possiamo esserne molto confusi.


I bulbi infetti dal fungo, invece, possono essere trattati mediante la rimozione e la distruzione della tunica esterna secca del bulbo e la rimozione delle foglie infette.

Dici che hai provato di tutto; io suggerisco di immergere per un'ora in una delle seguenti soluzioni in acqua: candeggina (1%), perossido di idrogeno (1%) o un generale antisettico / (es. Dettol ) disinfettante, alla diluizione raccomandata per il trattamento delle ferite. Successivamente, sarebbe necessario spruzzare le foglie non appena emergono, come dici tu con un fungicida sistemico per prevenire una nuova infezione fino a quando la pianta diventa inattiva (dopo di che, ovviamente, un funghicida sistemico non funzionerebbe). Esistevano in commercio composti fungicidi che non sono sistemici e agiscono per contatto, da dare da quando spuntano le foglie fino a quando si forma il fiore, che erano altamente tossici e potenzialmente cancerogeni e revocati per questo; quindi opterei per la prima cura (il più efficace contro questo fungo pare fosse il carbendazim che è ora fuori commercio). In commercio forse puoi trovare facilmente TEBUCONAZOLO (FOLICUR della Bayer) o il FOSSETL ALLUMINIO (Swan WG Swan sempre della Bayer) - utilizzando e alternando fra l'altro due diversi funghicidi riduci la probabilità di resistenza al fungicida... Però io li lascerei come ultima opzione, come detto.

Il problema è la possibile diffusione ad altre bulbose, la Stagonospora curtisii è una seria minaccia in Galanthus e Narciso che porta alla morte, mentre sembra coesistere con Hippeastrum, Crinum, Nerine, senza ucciderli (ma una pianta danneggiata e che ha fiori rovinati, non è un bel vedere). L'unica eccezione alla mia politica di distruggere le piante infette è per le piante rare, che sono state attaccate da malattie fungine, che cercherò di salvare.

Preferisco comunque optare per metodi biologici . Puoi provare ad usare un naturale antagonista di stagonospora curtisii, il Bacillus subtilis (che trovi nel «SERENADE») e usarlo da solo o miscelarlo con ossicloruro di rame.

Un'altra interessante opzione, che non so se hai tentato, è quella di trattare con acqua calda i bulbi (immergerli in acqua per 2 ore a 39 ° C - 41 ° C).

Poi ha perfettamente ragione kypos, terreno ex novo, sterile, in quanto le spore di Stagnospora curtisii si crede che sopravvivano nel terreno per ben 5 o 6 anni, così quando si rimuove la pianta infetta, è anche necessario rimuovere il terreno oppure piantare al loro posto piante che non siano i bulbi elencati prima.

Io indurrei dormienza adesso, smetterei di bagnare e quando le foglie cominciano a diventare gialle, tagliale e rimuovi il bulbo dal terreno. Farei il trattamento in immersione e poi li metterei in un posto fresco e buio (a 5/10 °C) per un minimo di sei settimane. Non ha senso tenere svegli bulbi malati.

Il balcone forse è esposto a troppi sbalzi di temperatura, andrebbe meglio una cantina.

In ogni caso -mi ero dimenticata di dirlo - lascia le radici intatte non tagliarle (l'entità delle radici è essenziale per la piena prestazione massima di fioritura), li fai andare in dormienza con le radici, solo le foglie vanno tagliate.

Se li svasi (in genere si fa perchè non si ha spazio per i vasi, in casa, il che non mi sembra il tuo caso):
spazzola via tutto il terreno, poi si conservano perfettamente avvolti nella carta da giornale...però non devono seccare troppo nello stesso tempo, per questo in genere si mettono avvolti nel giornale e poi dentro uno stretto vaso di plastica a misura, oppure in una busta di plastica, forata, però

Poi scusa, ho sbagliato sequenza è meglio fare il trattamento ad immersione dopo che sono andati in dormienza, per almeno 6 settimane (in quanto potresti riporre via bulbi troppo umidi, che marcirebbero o ammuffirebbero sarebbe in effetti difficile asciugarli per bene dopo che li hai immersi nel liquido) quindi appena prima di rimetterli a dimora, in primavera.

Se non li svasi adesso puoi del resto fare come già fai: tranquillamente lasciarli nei vasi purchè con terra perfettamente asciutta(anch'io li lascio nei vasi, in solaio, al buio), svasarli poi in primavera, fare il trattamento ad immersione e rimpiantarli in nuovo terriccio, bagnarli regolarmente e poi appena rivegetano inziare con ossicloruro di rame e bacillus preventivamente.

Rendici noti i progressi;)