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Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini.
14/11/2011 10:39
Autore della discussione
Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11453
Oggi voglio raccontarvi una bella esperienza che mi è capitata.
In quest’ultimo periodo , da quando l’aria è rinfrescata sono ricomparsi i pettirossi, graziosi e vivaci uccellini della nostra fauna che nella stagione fredda ci rallegrano con i loro trilli e i fugaci movimenti.
La sorpresa quest’anno l’ho avuta con uno di essi che più socievole e meno pauroso si è avvicinato più del solito e non spaventato affatto dalla mia presenza ha scelto come posatoio, per controllare il suo territorio, il palo che si trova a circa tre metri davanti la porta di casa, e lì imperterrito si lascia ammirare guardandoci con curiosità a sua volta.
Fino a qua niente di inconsueto, visto che da alcuni anni un po’ tutta la fauna non più cacciata come un tempo si va facendo sempre più spavalda e sicura, fino ad avvicinarsi di frequente alle abitazioni.
Vista la simpatia che nutriva nei nostri confronti ho voluto ricambiarlo regalandogli qualche tarmetta della farina (che di solito allevo come cibo per i gechi leopardini Eublepharis Macularius di mio figlio).
Quindi, anche per vedere come reagiva, ho posato qualche tarma sul davanzale della finestra volendolo osservare da dentro non visto e più da vicino. Il pettirosso che ha subito accettato l’offerta mi ha spinto a ripetere per diversi giorni l’esperienza.
Ora, appena arrivo in campagna è lui che tutto giulivo arriva sul solito palo e attira la mia attenzione con i suoi trilli metallici, ed io ricambio il saluto immediatamente con la solita razione di tarmette.
Da qualche giorno ho spinto ancora più avanti la bella esperienza continuando a mettere la solita tarmetta sul davanzale ma anche offrendone qualcuna direttamente sulla mia mano protesa verso il suo posatoio.
Lui dapprima titubante poi più sicuro si è posato via via sempre più vicino, fino al punto da venire a terra davanti ai miei piedi quando un vermetto mi è caduto a terra.
Da due giorni ripeto l’offerta sulla mia mano e lui con un po’ d’indecisione dapprima frullando a mezzaria davanti alla mano, ma non prendendo niente, solo osservando, poi ieri finalmente dopo la solita ricognizione aerea, velocissimo ha poggiato per un attimo le zampine sulla mia mano e afferrando un vermetto è subito volato a distanza di sicurezza per inghiottirlo.
Una volta conquistata la posizione e vinta la paura, è un continuo tornare a prendersi le offerte di cibo dalla mano.
Perfino mio figlio che è venuto ad immortalare l’evento con la fotocamera, ha potuto farne esperienza a sua volta, e anche da lui l’uccellino ha accettato l’offerta di cibo.
purtroppo è partito accidentalmente il flash e ha bruciato un po' la foto ma rende lo stesso l'idea
si è arrivati ad un tale rapporto di fiducia che il pettirosso ora si posa sempre di più sulla mano per sostarvi a consumare il cibo.
Concludendo credo che queste esperienze per ora straordinarie almeno qua da noi, (a Londra ricordo che già moltissimi anni fa le creature nei parchi già si avvicinavano ai turisti) diventeranno sicuramente più frequenti, sempre che queste creature relegate al mondo dei selvatici, si vedano rispettate.
Se è il caso e quando ce n'è bisogno potranno essere accudite ed aiutate.
Ma normalmente è bene lasciare che non perdano quella capacità che i loro sensi acuti hanno di vedere e lasciarli da soli catturare il cibo che la natura mette a loro disposizione. Però con il rispetto reciproco si ricreerà quella atmosfera attorno a noi che apparteneva all’eden perduto e che da piccolo rimpiangevo, ma che già qualche secolo fa un grande uomo oltre che santo ha saputo ricreare. Francesco d’Assisi è stato sicuramente il precursore ed esempio nel ricucire il rapporto con la natura già da tempo dimenticato.
Dalla mia esperienza, vissuta in questi giorni, potremmo avvicinarci all’esperienza di Francesco, se staremo più attenti e riguardosi a quel che ci circonda. E saremo moderni Francesco o per meglio definirci uomini più naturali e autentici.
Forse a qualcuno di voi sarà capitato di fare una tale forte esperienza, oppure le fate abitualmente .
In me ha lasciato grande impressione!
Se volete potete ampliare questo topic con i vostri racconti.
ancora una carrellata di foto
Grazie!
In quest’ultimo periodo , da quando l’aria è rinfrescata sono ricomparsi i pettirossi, graziosi e vivaci uccellini della nostra fauna che nella stagione fredda ci rallegrano con i loro trilli e i fugaci movimenti.
La sorpresa quest’anno l’ho avuta con uno di essi che più socievole e meno pauroso si è avvicinato più del solito e non spaventato affatto dalla mia presenza ha scelto come posatoio, per controllare il suo territorio, il palo che si trova a circa tre metri davanti la porta di casa, e lì imperterrito si lascia ammirare guardandoci con curiosità a sua volta.
Fino a qua niente di inconsueto, visto che da alcuni anni un po’ tutta la fauna non più cacciata come un tempo si va facendo sempre più spavalda e sicura, fino ad avvicinarsi di frequente alle abitazioni.
Vista la simpatia che nutriva nei nostri confronti ho voluto ricambiarlo regalandogli qualche tarmetta della farina (che di solito allevo come cibo per i gechi leopardini Eublepharis Macularius di mio figlio).
Quindi, anche per vedere come reagiva, ho posato qualche tarma sul davanzale della finestra volendolo osservare da dentro non visto e più da vicino. Il pettirosso che ha subito accettato l’offerta mi ha spinto a ripetere per diversi giorni l’esperienza.
Ora, appena arrivo in campagna è lui che tutto giulivo arriva sul solito palo e attira la mia attenzione con i suoi trilli metallici, ed io ricambio il saluto immediatamente con la solita razione di tarmette.
Da qualche giorno ho spinto ancora più avanti la bella esperienza continuando a mettere la solita tarmetta sul davanzale ma anche offrendone qualcuna direttamente sulla mia mano protesa verso il suo posatoio.
Lui dapprima titubante poi più sicuro si è posato via via sempre più vicino, fino al punto da venire a terra davanti ai miei piedi quando un vermetto mi è caduto a terra.
Da due giorni ripeto l’offerta sulla mia mano e lui con un po’ d’indecisione dapprima frullando a mezzaria davanti alla mano, ma non prendendo niente, solo osservando, poi ieri finalmente dopo la solita ricognizione aerea, velocissimo ha poggiato per un attimo le zampine sulla mia mano e afferrando un vermetto è subito volato a distanza di sicurezza per inghiottirlo.
Una volta conquistata la posizione e vinta la paura, è un continuo tornare a prendersi le offerte di cibo dalla mano.
Perfino mio figlio che è venuto ad immortalare l’evento con la fotocamera, ha potuto farne esperienza a sua volta, e anche da lui l’uccellino ha accettato l’offerta di cibo.
purtroppo è partito accidentalmente il flash e ha bruciato un po' la foto ma rende lo stesso l'idea
si è arrivati ad un tale rapporto di fiducia che il pettirosso ora si posa sempre di più sulla mano per sostarvi a consumare il cibo.
Concludendo credo che queste esperienze per ora straordinarie almeno qua da noi, (a Londra ricordo che già moltissimi anni fa le creature nei parchi già si avvicinavano ai turisti) diventeranno sicuramente più frequenti, sempre che queste creature relegate al mondo dei selvatici, si vedano rispettate.
Se è il caso e quando ce n'è bisogno potranno essere accudite ed aiutate.
Ma normalmente è bene lasciare che non perdano quella capacità che i loro sensi acuti hanno di vedere e lasciarli da soli catturare il cibo che la natura mette a loro disposizione. Però con il rispetto reciproco si ricreerà quella atmosfera attorno a noi che apparteneva all’eden perduto e che da piccolo rimpiangevo, ma che già qualche secolo fa un grande uomo oltre che santo ha saputo ricreare. Francesco d’Assisi è stato sicuramente il precursore ed esempio nel ricucire il rapporto con la natura già da tempo dimenticato.
Dalla mia esperienza, vissuta in questi giorni, potremmo avvicinarci all’esperienza di Francesco, se staremo più attenti e riguardosi a quel che ci circonda. E saremo moderni Francesco o per meglio definirci uomini più naturali e autentici.
Forse a qualcuno di voi sarà capitato di fare una tale forte esperienza, oppure le fate abitualmente .
In me ha lasciato grande impressione!
Se volete potete ampliare questo topic con i vostri racconti.
ancora una carrellata di foto
Grazie!
E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione
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16/11/2011 05:35
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Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11571
L'esperienza continua ancora e sempre più forte e piacevole! Anche mia moglie s'è lasciata coinvolgere, anche se all'inizio non era serena a causa della impressione strana provocata dal vermetto che si muove sulla mano. Ma la sensazione che si ha quando l'uccellino si poggia col suo peso inconsistente sulle dita e velocissimo prende la preda è inenarrabile.
In quel mamento ci si sente in totale armonia col creato e si ha una emozione, che solo chi accudisce un giardino, con le creature che in esso vi abitano, può capire.
Mio figlio, che ha raccontato la sua esperienza agli amici ha gia avuto richieste di partecipazione alla stessa esperienza da parte alcune ragazze sue amiche. Che dite mi faccio pagare il biglietto?
In quel mamento ci si sente in totale armonia col creato e si ha una emozione, che solo chi accudisce un giardino, con le creature che in esso vi abitano, può capire.
Mio figlio, che ha raccontato la sua esperienza agli amici ha gia avuto richieste di partecipazione alla stessa esperienza da parte alcune ragazze sue amiche. Che dite mi faccio pagare il biglietto?
E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione
Ringraziano per il messaggio albachiara
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16/11/2011 15:43
- albachiara
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Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11610
Che bel racconto, Toncan! E il bello è che non è una favola ma una realtà, con lunghi appostamenti, studi della situazione, coinvolgimenti di fotografi e famiglia!
Anch'io, come tua moglie ho reagito allo stesso modo sentendoti raccontare di vermetti,
ma davvero in giardino si vivono emozioni grandi,
se si ha il tempo e la voglia di viverci "dentro", insieme alla natura e ai suoi abitanti.
Grazie del racconto e di averci descritto, oltre ai fatti, gli stati d'animo!
Certo noi siamo fortunati, perchè vediamo il tuo pettirosso senza pagare biglietto alcuno!
Anch'io, come tua moglie ho reagito allo stesso modo sentendoti raccontare di vermetti,
ma davvero in giardino si vivono emozioni grandi,
se si ha il tempo e la voglia di viverci "dentro", insieme alla natura e ai suoi abitanti.
Grazie del racconto e di averci descritto, oltre ai fatti, gli stati d'animo!
Certo noi siamo fortunati, perchè vediamo il tuo pettirosso senza pagare biglietto alcuno!
Anna
Ringraziano per il messaggio toncan56
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16/11/2011 17:06
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Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11614
Per tutta l'estate, in giardino, ho avuto un merlo a zampettare quì e là, Visto, guardingo, si allontanava un pò, ma mai fuggiva. Aveva trovato la sua isola felice e per esso, sicuramente, gli intrusi eravamo noi. Ma il tuo pettirosso, a ragione di un tuo saper fare, si è confuso, come parte integrante nel contesto agreste ed umano. Complimenti Tm, oncan, immagini di vera poesia.
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22/11/2011 06:59
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Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11819
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22/11/2011 14:57
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Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11844
Che teneri! Io mi godo le foto dei vostri amici; pubblicando questo link su facebook qualcuno ha risposto (e non ha torto):
Ciò in effetti fa riflettere...
Ciò in effetti fa riflettere...
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
del bosco non odo
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umane; ma odo
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che parlano gocciole e foglie
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Ringraziano per il messaggio toncan56
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22/11/2011 17:56
Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11863
dopo questa attenta riflessione, arrivo io con una domanda forse sciocca ,
ma hai mai pensato di fargli una casetta su un albero?, chissà.... forse quando le temperature cominceranno a scendere, potrebbe trovare una comoda dimora quando verrà a trovarti
Ringraziano per il messaggio toncan56
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22/11/2011 18:42
Autore della discussione
Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11866
No! Al pettirosso non la farei mai, perchè sono uccellini che amano la macchia e poi scendono in inverno giù a valle proprio perchè non sentono affatto il freddo. Pensa che il mio mezzo cavallo (Rodolfo)che stà li fuori da 18 anni (da quando è nato) senza apparente rifugio. Perché in realtà gli animali se liberi di scegliere, sanno benissimo come evitare i venti notturni o il freddo, si mettono dietro le macchie o negli avvallamenti. Da me in inverno le temperature notturne sono di 6-8 gradi con punte in giu fino a zero gradi, ma solo qualche giorno.
Ma evitano anche il caldo che da me è peggio del freddo.
I malanni li prendono quando si abituano a stare dentro e poi si escono fuori in pieno inverno, loro sono attrezzati di piume e pelo da freddo. Magari in pieno inverno meglio aiutarli con un po' di cibo in più per aiutarli a superare i momenti difficili. Ma la natura sa fare tutto lei da sola. Anche selezione naturale se è il caso. Siamo noi che a volte non ci facciamo i fatti nostri, ma sempre per nostro tornaconto, a volte facciamo male più che bene magari in buona fede.
Ma evitano anche il caldo che da me è peggio del freddo.
I malanni li prendono quando si abituano a stare dentro e poi si escono fuori in pieno inverno, loro sono attrezzati di piume e pelo da freddo. Magari in pieno inverno meglio aiutarli con un po' di cibo in più per aiutarli a superare i momenti difficili. Ma la natura sa fare tutto lei da sola. Anche selezione naturale se è il caso. Siamo noi che a volte non ci facciamo i fatti nostri, ma sempre per nostro tornaconto, a volte facciamo male più che bene magari in buona fede.
E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione
Ringraziano per il messaggio giorgia, Giövi Iris
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22/11/2011 19:37
Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11869
Hai perfettamente ragione!
Ho voluto sottolineare la tua affermazione, perchè ritengo sia veramente importante e spesso ce ne dimentichiamo
Ringraziano per il messaggio toncan56, Giövi Iris
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25/11/2011 19:46
Autore della discussione
Ho un amico pettirosso. Esperienza con animali selvatici nei nostri giardini. #11984
Oggi sono andato in campagna dopo tre giorni di assenza. Il pettirosso non si è presentato come invece ha fatto le altre volte quando si faceva notare subito.
Ad attendermi c'era però la gatta che fa il giro di tutta la proprietà e che da me viene solo quando ha più fame, perchè magari mio fratello ritarda, ed io che non ho mangime per gatti gli do volentieri un po' di quello per i cani, ma il felino ancora non abbaia!
Allora mi sono preoccupato! e nonostante io chiamassi il pettirosso col solito fischio non si è fatto vedere. Rassegnato per la quasi certezza di averlo perso mi sono dedicato dispiaciuto, per una ventina di minuti ad altre faccende e ad altri pensieri, ma di tanto in tanto notavo altri pettirossi, vicini di territorio del mio amico, ma più schivi. Quest'anno il terreno è particolarmente affollato di questi uccellini territoriali, che hanno ognuno un po'di spazio con macchie ed alberi uno confinante all'altro con un diametro di circa trenta metri l'uno dall'altro che ognuno di loro difende con veemenza.
Finito di fare le mie faccende ho preso la fotocamera che ormai non lascio più, e ho incominciato a fotografare come al solito i miei fiori.
Ad un certo punto, mentre ero concentrato a fotografare, sento un frullo d'ali improvviso e distogliendo lo sguardo dalla foto vedo il mio amico pettirosso che si era posato a non più di trenta centimetri dal soggetto della foto, per farsi notare e dirmi che lui era la, ma come anche a salutarmi! Che emozione! Allora prese le solite tarmette in mano ho incominciato a rimpinzarlo e lui sembrava gradire ancora di più, e non si e fatto pregare troppo nel volare sulla mia mano sempre più sicuro e fiducioso nei miei confronti. Una sensazione che non si può comprendere appieno se non si prova! Un altro comportamento che ho notato più volte è questo: Appena mangia tre quattro tarmette si allontana un po', forse per controllare il suo territorio, forse per assestare meglio quelle che ha gia mangiato. Poi lo vedo che si infila sotto la mia vecchia fiat panda e si mette a becchettare il ferro che protegge il motore credo che raccolga i piccoli insetti che restano appiccicati sul davanti dell'auto. Manovra questa che mi fa stare in apprensione per i gatti che circolano in zona e che provvedo a scacciare per tenerli lontano.
La mia bella riflessione sul fatto che lui si fidi di me consapevole di essere io a prenderne i maggiori benefici, in cambio di qualche tarmetta, è nei miei pensieri costantemente e mi sento anche un po' in colpa per avergli permesso di fidarsi dell'uomo.
Se ciò un giorno lo porterà a fidarsi troppo dell'uomo sbagliato non mi è dato saperlo.
Io egoisticamente sto facendo una esperienza unica per me ed importante per tutti noi!
Mi piace comunicarla a Voi che siete già sensibili e attenti.
Ma ciò che mi sembra importante fare è di comunicarla anche attraverso le foto a tutti quelli che incontrerò e specialmente ai bambini delle scuole che frequento, proprio per fare educazione all'ambiente incontaminato e selvaggio. Forse domani cresceranno degli uomini più proclivi a fotografare la natura e a rispettarla anzichè a sfruttarla e a brutalizzarla. Essi cresceranno con una coscienza e un sensibilità diverse e grazie al mio amico che si è lasciato avvicinare e fotografare sapranno comportarsi sicuramente meglio dei genitori. E forse anche loro specialmente i più sensibili e rispettosi si faranno anche loro degli amici di forma diversa ma di eguale dignità nostra, e quando ci sara l'occasione e la gioia di farlo...... perchè no! Anche a regalare qualche tarmetta.
ancora una foto
Ad attendermi c'era però la gatta che fa il giro di tutta la proprietà e che da me viene solo quando ha più fame, perchè magari mio fratello ritarda, ed io che non ho mangime per gatti gli do volentieri un po' di quello per i cani, ma il felino ancora non abbaia!
Allora mi sono preoccupato! e nonostante io chiamassi il pettirosso col solito fischio non si è fatto vedere. Rassegnato per la quasi certezza di averlo perso mi sono dedicato dispiaciuto, per una ventina di minuti ad altre faccende e ad altri pensieri, ma di tanto in tanto notavo altri pettirossi, vicini di territorio del mio amico, ma più schivi. Quest'anno il terreno è particolarmente affollato di questi uccellini territoriali, che hanno ognuno un po'di spazio con macchie ed alberi uno confinante all'altro con un diametro di circa trenta metri l'uno dall'altro che ognuno di loro difende con veemenza.
Finito di fare le mie faccende ho preso la fotocamera che ormai non lascio più, e ho incominciato a fotografare come al solito i miei fiori.
Ad un certo punto, mentre ero concentrato a fotografare, sento un frullo d'ali improvviso e distogliendo lo sguardo dalla foto vedo il mio amico pettirosso che si era posato a non più di trenta centimetri dal soggetto della foto, per farsi notare e dirmi che lui era la, ma come anche a salutarmi! Che emozione! Allora prese le solite tarmette in mano ho incominciato a rimpinzarlo e lui sembrava gradire ancora di più, e non si e fatto pregare troppo nel volare sulla mia mano sempre più sicuro e fiducioso nei miei confronti. Una sensazione che non si può comprendere appieno se non si prova! Un altro comportamento che ho notato più volte è questo: Appena mangia tre quattro tarmette si allontana un po', forse per controllare il suo territorio, forse per assestare meglio quelle che ha gia mangiato. Poi lo vedo che si infila sotto la mia vecchia fiat panda e si mette a becchettare il ferro che protegge il motore credo che raccolga i piccoli insetti che restano appiccicati sul davanti dell'auto. Manovra questa che mi fa stare in apprensione per i gatti che circolano in zona e che provvedo a scacciare per tenerli lontano.
La mia bella riflessione sul fatto che lui si fidi di me consapevole di essere io a prenderne i maggiori benefici, in cambio di qualche tarmetta, è nei miei pensieri costantemente e mi sento anche un po' in colpa per avergli permesso di fidarsi dell'uomo.
Se ciò un giorno lo porterà a fidarsi troppo dell'uomo sbagliato non mi è dato saperlo.
Io egoisticamente sto facendo una esperienza unica per me ed importante per tutti noi!
Mi piace comunicarla a Voi che siete già sensibili e attenti.
Ma ciò che mi sembra importante fare è di comunicarla anche attraverso le foto a tutti quelli che incontrerò e specialmente ai bambini delle scuole che frequento, proprio per fare educazione all'ambiente incontaminato e selvaggio. Forse domani cresceranno degli uomini più proclivi a fotografare la natura e a rispettarla anzichè a sfruttarla e a brutalizzarla. Essi cresceranno con una coscienza e un sensibilità diverse e grazie al mio amico che si è lasciato avvicinare e fotografare sapranno comportarsi sicuramente meglio dei genitori. E forse anche loro specialmente i più sensibili e rispettosi si faranno anche loro degli amici di forma diversa ma di eguale dignità nostra, e quando ci sara l'occasione e la gioia di farlo...... perchè no! Anche a regalare qualche tarmetta.
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