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L di... FIOR DI LOTO- Coltivazione e moltiplicazione di Nelumbo nucifera da rizoma

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Nelumbo nucifera Nelumbo nucifera Foto © Un quadrato di giardino

I fior di loto (Nelumbo nucifera) hanno bisogno di almeno due o tre mesi di 24 °- 30 °C di  temperatura per sbocciare e almeno 6 ore di luce solare diretta.

E' una pianta cosidetta "eliofila": vuol letteralmente dire amante del sole (altre piante acquatiche non ne sono così dipendenti)...il loto ha bisogno di luce uniforme anche ai lati delle foglie.

In più è anche termofila, cioè amante del caldo: più c'è caldo più aumenta la superficie fogliare, e inoltre si arrestano dallo svilupparsi temporaneamente in caso di improvvisi abbassamenti di temperatura anche relativamente moderati...

Nonostante ciò è completamente rustico, possiamo coltivarlo senza alcun problema fino a -25°C, se l'acqua ghiaccia in superficie d'inverno non ci sono problemi.

Questo è il mio fior di loto "Rosea Plena":

E' una varietà grande, ma ben si adatta alla coltivazione in contenitori, io infatti lo coltivo in un grosso mastello.

Il fiori di loto si apre per 3 giorni e in molte varietà il colore "vira", cambiando durante quel breve periodo. Essi producono grandi, grigio-bluastre, foglie peltate, che stanno sopra l'acqua quando la pianta è adulta.

L'altezza del fogliame e le dimensioni del fiore dipendono dalla varietà.

Le foglie variano in larghezza da 30 agli 80 cm.

I bei fiori possono crescere da 10 a 30 cm di diametro.

Le teste ormai secche e andate in seme di queste piante sono molto attraenti e sono comunemente utilizzati essiccati in composizioni floreali.

Il fior di loto si moltiplica abbastanza facilmente per divizione dei tuberi, anche se bisogna avere qualche attenzione particolare.

Innanzitutto è meglio che cresca in contenitori rotondi, se allevato in contenitori da laghetto, e non direttamente in terra, sul fondo, perchè se coltivato in abbinamento con altre piante presto si espanderà e le farà soccombere. Un contenitore quadrato o con lati ondulati non deve essere utilizzato perché la punta in crescita del tubero, che è molto fragile, si svilupperà negli angoli e sarà facile che si rompa.

I tuberi di loto infatti vanno gestiti con attenzione! Sono molto fragili. Il minimo danno inferto può provocare la morte di un singolo tubero. Anche solo graffi nel tubero (che permettono ai batteri di entrare) possono causare una morte lenta per il loto. Movimenti bruschi potrebbero rompere la crescita delle gemme e il loto morirà.

Preparo un mastello di plastica nera e visto che è bucato sul fondo lo fodero con del pvc trasparente e lo riempio per 2/3 di terra scura (torba da giardino).
Poi quando il loto avrà attecchito inserirò il tutto in una vasca più grande per creare un piccolo "ecosistema laghetto" (leggi qui a tal proposito), insieme ad altre piante acquatiche, galleggianti, palustri. Così ho scelto apposta un contenitore forato: dopo riaprirò i buchi chiusi dal pvc e ne aggiungerò altri col trapano. Molti, per creare un buono scambio radicale.

Il loto occupava tutta la vasca in cui l'avevo piantato direttamente sistemandolo sul fondo che avevo riempito con abbondante terra.

Così ho scavato nella melma del loto e ho cercato di estrarre qualche piccolo rizoma. Non è un impresa facile, così alla cieca !
Ne ho trovato qualcuno:
Il primo tentativo però non è riuscito perchè ho scoperto in seguito che non bisogna coprire la punta in crescita del rizoma, così:

Al secondo tentativo, essendo giugno ed avendo un'abbondanza esuberante di loto a mia disposizione, sono stata un po' meno delicata e ho infilato un badile direttamente nella vasca del fior di loto ed ho tirato fuori una porzione intera lasciandola intatta: un groviglio di stoloni, tuberi, steli e foglie...tutto...

Così attecchisce sicuramente, il rischio è proprio quello di spezzare i rizomi, quindi estraete il tutto con calma con il badile, appoggiate a destinazione e non toccate più.

Il fior di loto si allarga, raddrizza, sitema da solo in un attimo.

Dopo una settimana infatti il loto ora si è addrizzato, ha le foglie 'in piedi':
In più ha fatto nuovi germogli il che indica che è tutto ok!
Uno piccolo (marroncino a punta) :
ributto più grande:
Il loto è una pianta di palude, non cresce dove scorre acqua, ma nelle anse stagnanti o nelle parti basse di un lago.

Quindi non c'è problema si può tenere tranquillamente nella fanghiglia (satura d'acqua)... o coperto pure d'acqua (come già mostrato qui con terra argillosa sopra , per far sì che l'acqua resti divisa), è indifferente.

Nelcaso si abbia a disposizione un lago, basta fare una buca sulla riva umida e lasciare che si espanda da solo:  però  il centro del lago dev'essere piuttosto profondo perchè lì continueranno a svilupparsi solo le ninfee, se ne abbiamo, altrimenti il loto si sparge dappertutto (personalmente la definisco "gramigna infestante di palude"!).

Dopo un paio di mesi il mio fior di loto era così... Eccolo; si è allargato ed ha le foglie più grandi...
L'impianto deve essere fecondato con parsimonia per il primo anno.

Molto fertilizzante può bruciare le foglie come qualsiasi altra pianta. Nel primo anno in un contentore adeguato è inutile concimare.
Una pianta di fior di loto che si è ambientata e ha attecchito può essere alimentata ogni 3 o 4 settimane durante il periodo vegetativo. Si deve prestare attenzione durante l'inserimento dei bastoncini di fertilizzante, perché la punta del rizoma in crescita e la nuova crescita possono esserne danneggiati.

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Amministratrice

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