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L di... Fior di Loto; seminare Nelumbo nucifera/ seme/ moltiplicazione/ coltivazione

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Frutto di fiori di loto Frutto di fiori di loto Foto © tanakawho

È molto più facile far crescere uno o due semi in un bicchiere piuttosto che trapiantare e diradare le piantine!

Dopo un mese dalla sfioritura di un fiore, i baccelli sono maturi e se li agitiamo avvertiamo all'interno un tintinnio di semi secchi e marroni.

Il seme del loto (Nelumbo sp.) è un osso molto duro ed è quasi completamente impermeabile all'acqua. Resta vitale per molti anni; in uno studio condotto all'UCLA, il fisiologo vegetale Jane Shen-Miller, è riuscito nel far germogliare dopo 4 giorni antichi semi di loto (Nelumbo nucifera) rimasti dormienti per 1.200 anni, i più antichi semi mai trovati (anche se la datazione al carbonio è imprecisa- di più o meno quasi 300 anni-hanno comunque almeno novecento anni, quindi non c'è fretta, se abbiamo perso il momento ottimale dell'anno :-)).

Anche se il seme è posto in un habitat ideale per la crescita, (gli amici inconsapevoli lo hanno seminato d’emblée in un vaso posto in acqua) può ancora rimanere dormiente per molti decenni prima di germogliare!

Per far sì che si svegli bisogna scarificarlo, ovvero graffiarne il tegumento, non troppo, però, solo per arrivare al secondo strato interno. Ci vogliono un paio di pinze con cui tenere il seme; esso va strofinato infatti su una superficie ruvida per portare via parte del tegumento: ponete un pezzo di carta abrasiva a grana grossa (ottimale #80) piatto sul tavolo e controllate frequentemente per verificare il processo di scarificazione. In un primo momento, la superficie è di colore scuro, quasi nera e uniforme, procedendo nello sfregamento, comparirà un alone color nocciola, più chiaro. Attenzione! Fermiamoci qui perchè abbiamo raggiunto il secondo strato più interno, sottile e più morbido, che difende la parte viva del seme. Se distrattamente andiamo oltre, in un color crema chiaro con un bordo distinto, abbiamo rotto il cotiledone. Questo espone il seme a possibili infezioni fungine, tuttavia può comunque sopravvivere.

Ecco alcune immagini che chiariscono l'anatomia di un seme di fior di loto; si vede la buccia scura, la seconda pelle beige/nocciola e il cotiledone bianco/crema:

Foto © hpstore2008

Mettiamo poi il seme in acqua in un bicchiere; esso si gonfierà del doppio, massimo nel giro di una settimana (le temperature ideali dell'acqua sono calde, tra i 20 e i 32 °C, in casa d'estate sul davanzale andrà benissimo). Se l'acqua si intorbidisce, forse è meglio cambiarla, in quanto c'è chi dice che questo possa danneggiare il seme; l'intorbidimento infatti è causato da batteri che si nutrono della essudazione dal seme; in ogni caso io non mi preoccuperei più di tanto: crescono spontaneamente nel fango delle paludi!

Quando il germoglio si è sviluppato per vari centimetri inseriamolo senza paura nella terra del vaso che abbiamo preparato...questo solo perchè piantare le piantine prima o all'inizio della crescita delle radici previene un eventuale danno alle stesse: il seme infatti conterrebbe abbastanza cibo per sostenersi senza alimentazione supplementare fino a dopo che le prime quattro foglie si sono formate, circa 30 giorni dopo che il seme è germogliato ...'simbolo della purezza del corpo, della parola e della mente' (secondo la filosofia buddista) si ergeranno -anche se così piccole- sui lungi steli, sopra le acque fangose ​...

Foto © Silvia Cagnani

...'simbolo di distacco' come le gocce d'acqua che scivolano sopra le sue foglie...

Foto © Silvia Cagnani

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