Ma la potatura più ENERGICA, tanto importante soprattutto per le piante giovani, non deve avvenire in agosto dopo la fioritura, bensì in marzo alla ripresa vegetativa: bisogna tagliare in profondità anche di metà della chioma, il segreto è però non tagliare TROPPO in profondità nel legno vecchio altrimenti potrebbe morire.
Non bisogna infatti dimenticare che la lavanda è suscettibile al gelo;
eliminando i fiori impediamo alla lavanda di produrre il suo seme riducendo così la perdita eccessiva di energia, tuttavia la potatura troppo forte a fine estate rischia di lasciare la pianta nuda tra le foglie e aperta al gelo durante l'inverno.
Io taglio per ridare forma "a palla" al di sopra di qualche foglia verde per essere sicura di tagliare in legno vivo, che produrrà nuove foglie (altrimenti nel punto tagliato non rigetterà); il tempo giusto per potare la lavanda nel vostro giardino è quando le foglie nuove della primavera cominciano ad emergere, proprio non appena la pianta comincia a svegliarsi dopo l'inverno (come si fa per le rose).
Ciò si verifica per la lavanda generalmente verso la metà di marzo (come gli ulivi), facendo attenzione a non tagliare sotto l'area di attivo accrescimento dei germogli (non potare in legno vecchio, dove non ci sono foglie presenti, la lavanda da lì non ributterà).
Rimuovere solo i fiori dopo la fioritura, tutto lo stelo fiorale e non le foglie, la stessa cosa che si fa per conservare i fiori secchi (foto qui in alto).
Una lavanda non potata si presenta così dopo pochi anni:
Foto © Nancy/ecosense
Una potata così:
Foto © kasiaeryn Kasia Rutledge
La lavanda se ben mantenuta può formare bellissime siepi fiorite:
Foto © 