Ibridazione di nuove rose

24/05/2012 09:46
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Ibridazione di nuove rose #17906
Buongiorno ad una amica delle rose come me, e a tutti voi, popolo filo-verde.

Raduno qui le informazioni che ricordo, del mio passato studio sulla moltiplicazione genetica delle rose. Vado indietro di alcuni anni, mi riservo di guardare i miei quaderni e di esporre un po' meglio.
Per chi fosse interessato, si può ottenere qualche utile informazione sul sito della Società Americana delle rose, che contiene anche al banca dati sul conteggio cromosomico di ogni rosa conosciuta, anni fa (1999 - 2000) ne erano già state censite circa trentatre mila mi pare.

Per ottenere una nuova varietà, prima di tutto, non si deve avere nessuna aspettativa, prendetelo come un esercizio di meditazione e di pazienza, che sia un vostro mezzo lungo il cammino, non un fine.

Durante la vostra esperienza, avrete sicuramente accumulato una certa quantità di preferenze per l'una o per l'altra varietà. Un certo profumo, una forma che vi rimane più di altre. Bene, scegliete delle caratteristiche da tramandare.
Una volta scelta la rosa dei sogni, di deve controllare il numero dei cromosomi che possiede, e cercare di incrociarla con una specie che sia adatta a lei.

Ottenere una buona ibridazione parte dal conteggio dei cromosomi dei genitori.
Le rose hanno un corredo cromosomico non costante per tutte, ma sempre multiplo di sette con un massimo di 49 cromosomi raggruppati in sette 'ploidi'.
49 cromosomi - eptaploide
42 cromosoni - esaploide, e così via.
Non tutte le rose sono interfertili (come succede anche fra di noi del resto...).
Per ottenere un seme (fertile ma non sempre) di devono incrociare due varietà o con lo stesso numero di ploidi, oppure con un numero diverso di ploidi ma la cui somma sia comunque divisibile per due.

Esempio:
eptaploide + eptaploide = 49 + 49 = 98 / 2 = 49 ok, rosa eptaploide
eptaploide + esaploide = 49 + 42 = 91 / 2 = 45,5 impossibile
eptaploide + pentaploide = 49 + 35 = 84 / 2 = 42 ok, rosa esaploide

Ovviamente sono solo numeri per comprendere il meccanismo.

Una volta scelta la varietà e la sua compagna di avventure, si sceglierà quella con il numero minore di cromosomi (che di solito è più fertile) come padre.
La rosa madre, che accoglierà il polline, sarà quella un po' meno fertile, perchè, pur essendo dotata di apparato riproduttivo femminile, l'ovario, sarà tendenzialmente meno produttrice di polline. (Su questo punto ricordo che trovai delle discordanze, un ibridatore genovese mi disse che si comportava esattamente al contrario...non sono in grado di esprimere giudizi...).

Si presceglie uno stelo sano della pianta madre, con un buon bocciolo, e lo si preserva dalla impollinazione casuale operata dagli insetti.
Quando il fiore sta per schiudersi, si copre con un cappuccio di carta porosa (anche tessuto non tessuto) e lo si lega gentilmente alla base. Mettete anche un cartellino identificativo con il 'nome padre x nome madre' sullo stelo, in modo che non si perda il vostro lavoro. I nomi vanno bene anche nel senso inverso, l'importante è che abbiate il vostro metodo e lo seguiate alla lettera fin dal principio, registrate tutto, tenete annotato ogni incrocio, data, quantità di tentativi.

Anche il fiore padre va preservato affinchè gli insetti, arrivando da altri fiori, non vi depositino del polline altrui.
Quando il fiore padre è schiuso, prelevate il polline con un pennellino e fate le api sul fiore madre. Richiudete il cappuccio e aspettate l'opera della natura.

Per questa fase delicata di impollinazione, esistono vari metodi, esempio quello della società americana, che, se non ricordo male, era spiegato molto bene.
Trovate quello più vicino alle vostre abilità.

Se la fecondazione attecchisce, occorre preservare il cinorrodo che ne scaturisce. Sarà quello il grembo nel quale i preziosi semi matureranno.

A volte, durante l'inverno, li lasciavo all'aperto, sopra al loro stelo con tanto di cartellino. Mi è successo che qualche creatura affamata se ne sia cibata, buon appetito.
Oppure, prima del gelo, quando sono maturi (di un bel colore rosso oppure arancione, a seconda delle varietà, e gonfi e turgidi), li si può prelevare.
Si ripongono in frigorifero , stratificati nella sabbia. Devono 'sentire' l'inverno. (Usando il frigorifero, si possono anticipare i tempi naturali di semina, basta tenerli al freddo un mesetto e poi via...)
A primavera, o dopo un mesetto i frigo, si aprono i cinorrodi e si estraggono i semi (sempre che si siano formati).
Si provvede alla semina (io mi sono trovata bene con un letto di sabbia, da tenere umido ma che allo stesso tempo si drena facilmente).
Etichettate tutto e separate ogni seme di ogni cinorrodo.

Io tenevo le semine separate dalle altre, in una serra fredda, al riparo da sbalzi termici. Avevo letto anche di semine tenute all'aperto...ho tanto da imparare.

La germinazione, sempre che avvenga, può richiedere anche un mese oppure due o tre. Non abbiate fretta e lasciate lavorare.

Quando nasceranno i germinelli, forti, con due foglie cotiledonali che già hanno lo spessore tipico della materia della rosa, a volte sono persino finemente seghettate, etichettate ogni nascita.

Io, ma è un metodo mio, non è valido in assoluto, segnavo ogni piantina ottenuta con quattro lettere, le prime due erano dal nome della madre, le altre due del padre.
Seguivano un numero (il numero di giorni impiegati a germinare) ed una lettera progressiva secondo la nascita, il primo seme germinato di un cinorrodo riceveva la lettera A, il secondo B e così via. Seguiva la data della semina, due cifre per il mese, due cifre per l'anno.

Esempio, Ropp54C1200 (una foto di questa creatura generosa di fiori è nel mio post 'le prime foto del mio giardino' nella sezione 'Com'è il tuo quadrato - foto')

Ro è la mamma
pp è il papà
54 il numero dei giorni che ha impiegato il seme a germinare
C perchè è stato il terzo germinello di quel cinorrodo a spuntare
1200 perchè nel dicembre del 2000 ho seminato il prodotto dei cinorrodi.

E' solo un promemoria per me, ma mi permette di identificare con certezza ogni singola creatura, e di aggiornare il resoconto sulla loro esistenza con la certezza di non confonderle le une con le altre.
Ognuno di voi troverà il suo metodo.

Una volta nati, comincia la fase più delicata, la prima crescita, dove i marciumi radicali sono sempre in agguato, mi raccomando arieggiare, fare prendere luce ma non sole diretto, non concimare, sono neonati e la sabbia è una pappa più che sufficiente.

Quando saranno cresciuti, ripicchettateli in singoli vasetti e proseguite nella cura come ognuno di voi sa fare.
Proteggeteli per il primo inverno.
Alla seconda primavera, finalmente potrete piantarli nella nuda terra. (Ovviamente sto parlando della fredda pianura padana).

Parliamo di percentuali... di tutte le fecondazioni che opererete, non tutte porteranno ad un cinorrodo.
Di tutti i cinorrodi, non tutti produrranmo seme.
Di tutti i semi , non tutti saranno fertili.
Di tutte le nascite, la maggioranza morirà per qualche difetto intrinseco (ma anche per le sbsgliate cure nostre).
Di tutto ciò che riuscirà a crescere, la maggioranza sarà debole e stentato.
Mi è sempre stato consigliato di eliminare ciò che aveva difetti, ma non l'ho mai fatto perchè non mi interessava una creatura perfetta, chi doveva andarsene, l'ha sempre fatto da solo. Vedete voi.
Di tutto ciò che crescerà sano e forte, non tutto produrrà fiore, a volte non lo produrranno mai, ma saranno semplicemente delle belle e robuste piante verdi...
Di tutto ciò che fiorirà, (che a me è sempre parso meraviglioso e miracoloso in sè...) molto vi deluderà. Avrete fiori piccolissimi, deformi, insignificanti (a me piacevano ugualmente ma so come sono fatta ed ho imparato ad avere compassione della mia miseria anche in questo).
Non parliamo del profumo che vi chiederete dove è finito..
Non parliamo dei colori, e vi chiederete se per caso non sia stato confuso il cartellino, oppure se davvero avete usato quei genitori...

Ebbene di cento semi germinati, sarete fortunati se otterrete una, due piantine interessanti.
A volte le caratteristiche che tanto volevamo riprodurre, si presentano alla seconda generazione (ricordate i piselli di Mendel?), per cui con le vostre nuove nate, dovrete ripetere l'ibridazione una volta che saranno cresciute.

Comunque ne vale la pena, o meglio, in quel periodo della mia vita ne valeva la pena, è stata un'ottima esperienza, che forse ripeterò più avanti.
In ogni caso le mie creature sono in giardino, quelle che sono 'sopravvissute alla vita' (quanti di noi lo sono!), sono sane e mi pare felici di esserci.

Buoni esperimenti.

Tante cose mi sovvengono alla mente solo ora, riguardo i miei quaderni e poi le trascrivo.

Una cosa, più la rosa che avete scelto è ricca e complicata di petali, più è sterile. Mi pare di ricordare che le centifolie siano le più sterili e difficli da riprodurre; al posto degli stami, la pianta produce petali, in una meravigliosa sterilità.

Le più fertili sono ovviamente le botaniche, lo stesso materiale con cui la natura lavora quotidianamente.

Per cominciare consiglio l'incrocio di due rose 'floribunde' (hanno cambiato nome ora?). Sono le più semplici e vi daranno tante soddisfazioni.
Buon lavoro a tutti voi, a presto, Monica.
Ringraziano per il messaggio toncan56, elle, Baffo980

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24/05/2012 12:25
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Autore della discussione
Ibridazione di nuove rose #17919
Buona giornata a tutti voi.

Nel rispondere ad un post di Carlina:'Le mie "Farfalle"/rose della collezione "Farfalle"/Tramonto Estivo/Occhi di Fata', nella sezione 'Arbusti e rampicanti', ho esposto alcune mie esperienze sulla tecnica di ibridazione per l'ottenimento di nuove varietà di rose.

Forse il luogo migliore per posizionare quelle informazioni, potrebbe essere questa sezione del forum.
Vi indico il post, nella speranza di fare cosa gradita a chiunque possa essere interessato a qualche ricordo delle esperienze di un ibridatore dilettante.

Grazie della vostra pazienza. Monica.
Ringraziano per il messaggio toncan56, dolcemiele, soniag78

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24/05/2012 22:18
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Ibridazione di nuove rose #17946
Grazie Monica sei stata molto esaustiva, come sospettavo e' una pratica assai complessa.
Premesso che solo questa'anno mi sono decisa a fare un semenzaio, che mi sono stancata di piantare annuali e vederle durare pochi mesi, spero così di avere piante che si adattino meglio con i giusti tempi, mi sembra infatti che quelle provenienti dai vivai siano talmente pompate che continuano per inerzia a reggere pochi mesi e poi si esauriscono.
Temo inoltre che il sito americano che indichi sia solo per chi capisca bene l'inglese!
Infine occorre anche sapere quanti cromosomi ha nel corredo genetico ogni specie e finora per quanto abbia letto nessun libro inserisce questa informazione!
Credo che per quanto l'idea mi affascini, mi stimoli la creatività, debba rimandare a quando avrò affinato meglio la pratica con i semi, la mia pazienza e costanza, oltre alla capacita di incassare un'alta percentuale di insuccesso! Ironizzo ma credo che occorra davvero molta cura piu di quella cui sono capace.
Le tue indicazioni sono perfette e chiare, ma quanto e' bravo allora Austin che ibrida rose stradoppie, profumate e rifiorenti?
Ma la tua passione sicuramente e' quella che mi ha sorpreso maggiormente, sei una bella persona.
Vivere con le piante arricchisce e dona una sensibilità incomprensibile ad altri. La maggior parte delle persone che capita per vari motivi di passaggio a casa mia nemmeno guarda la fantastica fioritura in corso, siamo insensibili alla bellezza?
Io penso che comunque sia ne valga la pena, curare un giardino, renderlo bello e' una cura per noi ma anche per chi distratto non si sofferma.
Ringraziano per il messaggio albachiara, elle, Monica Roncarati

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25/05/2012 07:56
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Autore della discussione
Ibridazione di nuove rose #17952
Buongiorno Gloria, grazie della tua attenzione e paziente lettura.
Penso sia buona cosa impratichirsi con i semi ed il semenzaio, e sono certa che ti darà tante soddisfazioni.
Anch'io provo una certa amarezza di fronte alle annuali..eppure tutto passa nella vita. Probabilmente proietto una certa voglia di stabilità anche sul giardino, con il risultato di optare per specie più resistenti delle annuali, oppure su specie che si autodisseminano, riproducendosi facilmente. In questo modo calendule, basilico atropurpureo e tradescantia, fungono da 'annuali cicliche'. E' anche molto meno faticoso e dispendioso dell'acquisto delle piantine in vivaio.

Sulle piante da vivaio sono d'accordo, 'pompate' mi sembra una parola calzante.
Per quattro anni ho lavorato con mio marito nella sua azienda agricola, e sono rimasta sorpresa sui protocolli di produzione per ottenere certi prodotti.
L'aggiunta di sali di potassio, che ti viene richiesta dalla distribuzione per fare gonfiare i frutti, ma soprattutto la 'lavorazione' che i prodotti subiscono dopo il conferimento (vedi ormoni acceleranti o ritardanti per la maturazione), mi inducono a pensare che, per prodotti come le piante da giardino, che non sono destinati alla tavola, si esageri ben di più.
Quante volte in passato ho visto regalare la classica azalea fioritissima per la festa della mamma, per poi vederla miseramente fallire poco dopo...tutta colpa delle mamme?
Per non parlare di cosa succede alle povere mimose che hanno il difficile compito di essere pronte e perfette tutte nello stesso giorno.

Il semenzaio è una vera scuola, ne sarai felice.
Se non te la senti di affrontare l'ibridazione delle rose, che può spaventare, ma dove in realtà, come tutte le cose, si tratta solo di cominciare e poi va da sè, prova a seminare i cinorrodi delle tue rose.

Prova a non compiere la prima parte del processo, prendi i cinorrodi che il tuo giardino generoso ti regala già pronti. Con tutti gli esemplari di rose che ho visto, chissà quanti frutti troverai ogni anno!
Prendi i cinorrodi delle piante che preferisci in primavera (o quando è meglio secondo le tue tradizioni e consuetudini), li apri, ne estrai i semi e provi con quelli.
Non è un incrocio pensato da te, ma è un progetto originale della natura, firmato da un'ape iscritta all'albo!
All'inizio delle prove, l'ho fatto anch'io, e ne ho ottenuto alcune belle cose. Soprattutto mi è servito per comprendere che l'ibridazione delle rose è più facile a farsi che a spiegarsi, non perchè sia un processo banale, anzi, ma come in tutte le cose basta tanta pazienza ( e tu ce l'hai, si vede dal tuo giardino!).
Per noi donne che portiamo avanti mille impegni, un'ibridazione è solo una cosa in più da imparare.

Sul sito americano, è vero, sapere bene la lingua aiuta. Sono anni che non lo visito, ma ricordo che nello stesso sito erano indicati i numeri dei cromosomi per ogni varietà, in un modo molto semplice. L'informazione era accessibile e veloce, prendi i tuoi numeri, e corri a cominciare.

Su Austin mi trovi concorde nella lode, ammiro moltissimo chi dedica la propria passione per un progetto a tal punto. Anche in Italia abbiamo molti bravi professionisti. Vedi Pistoia, vedi in Liguria, dove ricordo di aver avuto degli interessanti scambi con due sorelle che, nel vivaio di famiglia, oltre al lavoro per portare a casa la necessaria pagnotta, operavano incroci e prove a volontà, sempre alla ricerca del bello.

Ti ringrazio tanto per le belle cose che hai scritto, sono arrossita! Non so come ringraziarti. In verità anch'io ho trovato in te, e devo dire anche negli altri frequentatori di questa piazza, delle belle persone. Persone operose e gentili, vogliose di condividere le proprie esperienze, invece che celarle gelosamente. Sono felice di avervi trovato.
Grazie della tua attenzione, i più cari auguri, Monica.

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25/05/2012 09:36
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Autore della discussione
Ibridazione di nuove rose #17954
Buongiorno, dopo anni sono andata a ri-visitare il sito della società americana delle rose, e purtroppo non sono più riuscita a trovare i conteggi dei cromosomi delle singole varietà di rose.
Forse alla base di ciò ci sono i miei errati ricordi...sono passati dodici anni...ma...

Comunque, nella pagina di questo sito 'www.paulbardenroses.com/genecount.html', sono presenti i conteggi di alcune comuni rose da giardino, soprattutto con numero di cromosomi basso, di-ploide, tri-ploide e tetra-ploide (spesso gli ibridi di tea lo sono).

Buoni esperimenti a tutti e buona giornata.

P.S. aggiungo ora, un rimando a questo articolo, in cui si parla della scoperta si una rosa deca-ploide, l'unica, se ho capito bene, fino ad ora trovata. 'www1.unifi.it/caryologia/past_volumes/63_2/1594.pdf'. Si tratta della rosa Praelucens, in cina. Mai sentita prima. Si cita anche una rosa otta-ploide, rosa Acicularis. Quanti passi avanti nella conoscenza.

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25/05/2012 10:49
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Ibridazione di nuove rose #17955
:WOWUU: , ma sei una vera esperta :)

per me sicuramente è un pochino presto per avvicinarmi a queste cose, ho appena cominciato a seminare ibischi, anche con scarsi successi :( ...

Che la maggior parte delle piante vendute sono superpompate e fuori stagione non lo sapevo e l'ho scoperto su questo forum, e questa è una cosa che ho imparato ad odiare :rabbia: . Ad esempio tutte le mie ortensie, altro mio recente amore, le ho comprate tra dicembre e febbraio in dormienza, perchè, anche a discapito di non averle dei colori o delle forme che immaginavo, voglio vederle crescere e scoprirle piano piano con le mie cure.

Scusate forse sono un pochino in OT?
Ringraziano per il messaggio Monica Roncarati

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25/05/2012 12:14
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Autore della discussione
Ibridazione di nuove rose #17956
Ciao, coraggio con gli ibischi, io non gli ho mai trovati tanto semplici da fare nascere.

Se ti va, potresti provare a seminare anche qualche semino di rosa tolto dai cinorrodi del tuo giardino, sarebbe una ibridazione avvenuta naturalmente.
Pensa se ognuno di noi lo facesse, quante nuove varietà (magari anche bruttine) ma di sicuro non pompate artificialmente!

Buon lavoro.
Ringraziano per il messaggio carlina

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26/05/2012 06:02
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Ibridazione di nuove rose #17982

debbo dire la verità ho aspettato di essere ben sveglio e attivo, per me ora alle sei del mattino per leggermi tutto quanto! :pulce:

Una materia molto interessante, ma non per tutti, anche se non difficile da capire e Monica ha fatto di tutto per renderla gradevole e piacevole da leggere. :dipingi:

Certo la lunghezza dell'articolo spaventa un po', :urca: ma credetemi non è difficile e anzi molto interessante. :leggi leggi
Mi piace un sacco vedere come si può essere appassionati anche in queste cose cosi scientifiche! :ieee:
io una certa infarinatura di questo già l'avevo, ma non avevo mai conosciuto chi praticamente le fa!
Quindi i miei complimenti per l'argomento che hai trattato con competenza e rigore scientifico. :leggi leggi :flower: Ora possiamo capire meglio dietro a una grande e ben riuscita varietà di rosa quanto lavoro e pazienza ci sta dietro! :sboccia: :scavo:

Io non credo di avere questa pazienza e poi confusionario come sono perderei rose e cartellini già dopo le prime settimane! :green_roll: forse mio figlio che è più meticoloso potrebbe esserne tentato! :dipingi: :flower:
Complimenti e grazie ancora di cuore! :mazzo: :flower:

E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione

Ringraziano per il messaggio elle, Monica Roncarati

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26/05/2012 08:44
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Autore della discussione
Ibridazione di nuove rose #17990
Grazie, davvero gentile!
La comprensione e l'ammirazione del lavoro e della pazienza dei grandi ibridatori, è proprio il sentimento che è nato in me durante questo studio personale, fatto di teoria e di pratica.

Leggendo le memorie di David Austin, nelle quali raccontava come fosse nata Constance Spry, la sua prima rosa, mi sono resa conto di quanto siamo fortunati ad 'usufruire' dell'ingegno di certe persone.

Ricordate la vicenda dei ranuncoli stradoppi, attorno al 1995 mi pare, quando, dopo anni di ricerca un vivaio ligure aveva ottenuto le prime varietà ricche di petali (che noi ora diamo per acquisite) e che erano state misteriosamente trafugate, e poi magicamente riapparse all'estero?

L'autore di quella sparizione non aveva portato via solo un fiore o una fonte di guadagno, ma soprattutto anni di lavoro e pazienza, di speranze e geniali intuizioni.

Sono felice che l'argomento possa avere interessato anche solo qualcuno di voi, chissà se, fra qualche anno, potremo scambiarci foto e talee delle nostre personali creature.

Vi ringrazio tanto della vostra attenzione, un caro saluto, Monica.
Ringraziano per il messaggio toncan56

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