La cura delle piante: cosa fare in agosto

27/09/2010 18:20
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La cura delle piante: cosa fare in agosto #82
Chi dorme d'agosto, dorme a suo costo

Pertanto anche se è bello trascorrere questo mese riposando e preparandosi per la ripresa autunnale occorre ricordare che le nostre piante hanno bisogno di cure anche in questo periodo.

IN GIARDINO

Semine e piantagioni (luna crescente)
A dimora in piena terra: bulbi di narciso, colchico e croco.
Preparare le aiuole e le buche per le piantagioni autunnali.

Riproduzione
(luna crescente)
Preparare le talee degli arbusti da fiore e sempre verdi (Berberis, Cotoneaster, Erica, Deutzia, Fucsia, Hybiscus, Mahonia, ortensia, rosa, lantana per talea semilegnosa, ecc.) e di geranio (talee di punta con almeno tre foglie).
In agosto si può riprodurre per talea anche il Rhododendron. Le talee (quattro talee lunghe 5-8 cm, private delle foglie basali e immerse in radicante in polvere, in un vaso da 12 cm contenente sabbia e torba in parti uguali) vanno tenute al riparo dal sole diretto nella rimanente estate mentre in inverno occorre porle al riparo dal gelo e in posizione molto luminosa. Tenere sempre umido (ma non fradicio) il terriccio. A primavera le talee possono essere messe a dimora in piena terra o in vaso di dimensioni adeguate.Ricordarsi che il Rhododendron è una pianta acidofila.
Dividere verso sera i ceppi delle specie erbacee a fioritura precoce (iberis, ecc.).
Seminare le piante da fiore, che potremo porre a dimora in autunno (Brassiche, viole, ecc.).
Piantare i bulbi delle Amaryllis che sono in riposo vegetativo.


Cimature e Potature
(luna calante)
Cimare i rampicanti sempreverdi (caprifoglio, edera, gelsomino, ecc.). Dopo la fioritura potare i rosai rampicanti non rifiorenti. Potare gli alberi e gli arbusti sfioriti per eliminare i rami appassiti e svecchiare la chioma. Eseguire una leggera potatura alle siepi.
Potare la lavanda e farne essiccare i fiori.

Avversità

Attenzione agli attacchi della cocciniglia: controllare le piante alla base dei piccioli e sul fusto. Gli insetti possono raggiungere i 5 mm di lunghezza, hanno un aspetto ceroso, sono simili a piccoli scudetti. Se presenti, rimuoverli con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol.
Controllare che sulle foglie delle nostre piante non vi siano erosioni a semicerchio perché potrebbero essere causate dall’oziorrinco. Le larve di questo insetto si nutrono delle radici mentre gli adulti mangiano, appunto, le foglie. Per individuarli e rimuoverli occorre attivarsi nelle ore notturne osservando le foglie una ad una su entrambe le lamine fogliari, aiutandosi con una torcia elettrica. L’oziorrinco colpisce preferibilmente le siepi di alloro e di fotinia, il Rhododendron, l’azalea, l’avonimo, la gaulteria le ortensie e la Pieris.

ROSAI

Continuare ad eliminare le rose sfiorite degli arbusti rifiorenti per stimolare le piante ad una nuova fioritura: asportare circa 1/3 del ramo, tagliare sopra ad una foglia rivolta verso l’esterno del cespuglio verificando che abbia una gemma evidente all’ascella.
Potare i rosai non rifiorenti ad alberello con rami a portamento pendulo. I nuovi rami troveranno spazio per svilupparsi meglio.
Eliminare i rami che hanno portato fiori, tagliare fino al ramo principale, appena prima di un nuovo getto.
Eliminare anche i secchioni che crescono sotto il punto d’innesto (si riconoscono perché hanno le foglie più piccole costituite da 7 foglioline anziché 5).
Verso la fine del mese, quando presumibilmente la temperatura inizia a diminuire, somministrare concime granulare complesso specifico ai rosai che hanno terminato la fioritura per prepararli alla fioritura autunnale. Sarchiare delicatamente il terreno, incorporare il concime e irrigare.
Le rose, si propagano per talea in agosto (luna calante), per ottenere degli esemplari radicati da porre a dimora già in autunno, o la primavera successiva.

CRISANTEMI
Se si vogliono ottenere piante fiorite durante i mesi autunnali oscurare le piante. Nel periodo compreso tra il 20 luglio e il 10 agosto coprire le piante con teli di polietilene neri dalle 8 alle dieci del mattino successivo. Così facendo si riducono le ore di luce proprio quando le piante stanno formando i bottoni florali e, dato che il crisantemo è una pianta a fotoperiodismo negativo, (per fiorire richiede giornate più brevi e poco luminose), questo espediente ne provoca la fioritura regolare alla fine di ottobre.

IRIS

E’ tempo di divisione dei rizomi di Iris barbate allo scopo di propagare e ringiovanire le piante. L’operazione consiste nel separare manualmente i rizomi tagliandoli in pezzetti recanti ognuno qualche gemma. Con una forca o una vanga si estirpa la pianta. Si elimina la terra in eccesso e si suddividono i rizomi. Si tagliano le foglie lasciandone una decina di cm e si ripiantano le porzioni a 12 cm circa di distanza l’una dall’altra.

BULBOSE
Occorre posizionare dei tutori a fianco delle bulbose che presentano uno stelo fiorale alto, come ad esempio il gladiolo, per evitare che temporali estivi o raffiche di vento possano spaccare la pianta. Continua la fioritura delle Dalie, dei Gladioli, dei Lilium, degli Agli giganti ecc. Per favorire e mantenere la fioritura vanno eseguite frequenti annaffiature avendo l’accortezza di non bagnare lo stelo e i petali che si potrebbero danneggiare a causa della loro struttura estremamente delicata. Per migliorare l’estetica dell’area contenente i bulbi si devono estirpare le erbe infestanti.

TAPPETI ERBOSI

Le annaffiature devono essere eseguite in modo da bagnare i primi 15-20 centimetri di terreno al fine di consentire alle radici di crescere anche in profondità (meglio se eseguite alla sera). Ci possono essere zone del prato che manifestano delle macchie secche senza che la causa sia imputabile a funghi: in questi casi il problema è da ricercarsi nell’azione congiunta di alte temperature e terreni che assorbono poco l’acqua di irrigazione, creando uno stress “da surriscaldamento”. In questo caso il rimedio consiste nel distribuire un prodotto umettante nella zona interessata dal problema ed intervenire qui con annaffiature più abbondanti. Sono da continuare i trattamenti di diserbo selettivo contro le dicotiledoni, le applicazioni di insetticidi contro le larve terricole e di fungicidi contro il Pythium e la Rhizoctonia. In questa fase, anche se il prato sta andando in stasi estiva, è importante apportare dei concimi ad alto titolo in potassio (es. 15.5.35) per irrobustire il manto erboso e renderlo più resistente al caldo estivo. Per intensificare la colorazione verde del manto erboso si fanno trattamenti con chelati di ferro. Eseguire interventi per il contenimento del muschio.


PIANTE DA APPARTAMENTO

Le piante verdi (Ficus, Potos, Tronchetto ecc.) Sono le piante che maggiormente soffrono in questo periodo. La chiusura della casa per alcune settimane mette a dura prova la vitalità delle piante. Un suggerimento è di posizionarle in giardino, magari sotto a degli alberi che le proteggano dai raggi solari diretti, per evitare ustioni sulle foglie e per mantenere un’atmosfera abbastanza umida. Un’altra soluzione è quella di mettere le piante nel pianerottolo, in una posizione luminosa, evitando la luce diretta che potrebbe filtrare dalle finestre e utilizzando un prodotto in gel a base di acqua per garantire regolari annaffiature anche in vostra assenza. Al ritorno dalle ferie si dovrà fare un’azione di recupero delle piante (sicuramente mostreranno qualche sintomo di sofferenza) per riportarle in breve tempo al loro antico splendore.
Per prima cosa vanno pulite dall’eventuale polvere, si dovrà apportare gradualmente l’acqua nel vaso senza creare dannosi ristagni, nebulizzare la chioma, accorciare o eliminare rami sofferenti o sviluppati eccessivamente (filati) per la ricerca di fonti luminose, ruotare la pianta per fornire la giusta dose di luce anche alla parte che è rimasta maggiormente in ombra. E’ consigliabile utilizzare specifici concimi e rinverdenti per favorire la formazione di nuova vegetazione e intensificare il colore delle foglie. Se le piante risultano colpite da qualche malattia o infestate da insetti si devono fare applicazioni di insetticidi e fungicidi.

IN TERRAZZO ED IN BALCONE

Innanzi tutto un pratico consiglio per le piante da balcone con fiori ricadenti, tipo Gerani parigini e petunie: legate al vaso della leggera rete metallica da sagomare a rettangolo arcuato e posizionatela sotto ai rami. Questo accorgimento, oltre a creare un estetico effetto volume alla massa fiorita, offrirà maggiore sostegno alle ramificazioni in caso di vento o temporali estivi. Prima di partire si deve prevedere un sistema di approvvigionamento dell’acqua per le piante. Oltre ai sistemi d’irrigazione automatizzati muniti di temporizzatore o alle attrezzature con serbatoi di riserva, si può utilizzare un prodotto in gel a base di acqua, avendo cura di applicare al terreno 1 o più flaconi in funzione del diametro dei vasi. Eseguire i necessari trattamenti contro la "farfallina del geranio" (Cacyreus Marshally"), utilizzando un'insetticida specifico che permette la distruzione delle larve presenti all'interno dei fusti. Al ritorno saranno molto importanti le operazioni di “rimessa in sesto” delle piante, come l’asportazione dei fiori appassiti e delle foglie secche, le annaffiature e le concimazioni, oltre ai trattamenti antiparassitari. Questo è anche il periodo adatto alla propagazione per talea del geranio e della fucsia che si pratica prendendo la parte apicale di un ramo, eliminando le foglie basali e impolverando la base con un ormone radicante. Si trapianta in un vaso (8 cm di diametro) con torba e sabbia in parti uguali e lo si posiziona all’ombra, annaffiandolo periodicamente. Per le begonie si può provvedere alla moltiplicazione tramite le foglie, a cui vanno praticati dei tagli in corrispondenza delle nervature principali presenti nella pagina inferiore. Quindi si posizionano in un contenitore pieno di terriccio, posto in ambiente luminoso e a una temperatura di 18-22°C: dai tagli si formeranno radici e foglioline. Una volta raggiunta la dimensione minima per poter essere maneggiata, si stacca la giovane piantina dalla foglia madre e la si rinvasa singolarmente.
Annaffiare e concimare gli angoli aromatici costituiti da piante di rosmarino, salvia, babasilico, timo, erba cipollina e tante altre che si possono trovare dai vivaisti.

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29/09/2010 12:04
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La cura delle piante: cosa fare in agosto #128
Ciao a tutti, e grazie Mimmì!!!

Aggiungo la mia esperienza e faccio della aggiunte.
Mimmì ha scritto:
Ad agosto si possono mettere a dimora oltre a quelli che ha detto Mimmì i bulbi di Cyclamen, Muscari, Nerine e Tigridia.

Quoto da sola quello che ho detto in un altro post, perchè va bene preparare le aiuole e le buche, ma riflettendo su ciò che stiamo facendo.
anemonenemorosa ha scritto:
Mimmì ha scritto:
Le erbacee a fioritura precoce (iberis, bergenia, ...) è meglio dividerle o subito dopo la fioritura, oppure in settembre-ottobre se non sono in fiore in quel periodo (non sicuramente in agosto :mrgreen: il che vale per tutte le erbacee perenni).

Per le potature come regola generale meglio la primavera alla fine di febbraio, al primo risveglio della natura :D (in più bisogna sempre valutare il periodo e la modalità di fioritura per non togliere rami che andranno a fiorire)
Potare significa stimolare la pianta a produrre del nuovo, se prodotto con il caldo e condizioni non favorevoli, tutto il prodotto sarà debole.
Gli alberi ornamentali si potano solo da giovani per dar loro una forma definita o per limitarne l’espansione (scegliamo le piante non solo in base a ciò che ci piace, ma in base all’espansione che raggiungeranno nel tempo), no a capitozzature che portano all’indebolimento e alla morte della pianta...in più per farvi capire quanto sia sbagliato togliere chioma ad un albero in agosto, sappiate che la chioma di un albero è un unicum, ad esempio se viene tolto un pezzo che faceva ombra ad una determinata zona in determinate ore del giorno, quella zona può scottarsi al sole...

La lavanda ( qui come è quando potarla) che profumo meraviglioso :D !
Abbiamo vistocome potarla, non crei alcun danno, anzi ...cresce più folta. In più la raccolta dei fiori stimola spesso un'altra fioritura in circa un mese di tempo. A seconda della posizione climatica si possono avere due raccolti all'anno.


Gli steli fiorali raccolti hanno bisogno di asciugarsi rapidamente, ma lontano da sole diretto per evitarne lo sbiadimento e preservare la fragranza volatile. Si desidera mantenere il bel colore dei fiori!

Sarà necessario cominciare la raccolta poco prima della completa apertura dei boccioli e quando sono di un colore intenso. Se si lasciano a fiorire più a lungo, i grappoli essiccati saranno meno inebrianti.

Si consiglia di tagliare appena sopra le foglie, con un buon lungo stelo, per rendere più facile per appendere i gambi per asciugare.

Appendere a testa in giù i fasci di steli di lavande, per mantenere le cime dritte. Non fare fasci troppo grassi o l'aria avrà problemi a raggiungere il centro.

Le condizioni meteorologiche e di umidità determinerranno quando si può iniziare la raccolta. Se si ha avuto tempo asciutto per qualche giorno si può iniziare.
E 'meglio raccogliere la lavanda inel primo pomeriggio, dopo una giornata asciutta. Questo perchè la rugiada del mattino se ne è andata, e l'umidità della sera si deve ancora formare.

Sull'oziorrinco nei siti dei giardinaggio si è detto di tutto e di più, quello che non viene quasi mai detto è che gli insetti spesso diventano resistenti ai normali insetticidi. Nel caso dell'oziorrinco è stato sperimentato con ampio successo un pesticida naturale composto da tre elementi: il carvacrolo o cimofenolo presente nell'olio essenziale di origano e di timo + il timolo + il sorbitolo (utilizzato come vettore), sostanze che possiamo trovare facilmente in commercio e sperimentare. 24 ore dopo non sono più stati avvistati tali insetti.

Per i consigli sulle rose vi rimando sempre qui a giugno valgono per tutta l’estate :mrgreen:
Come poi già detto in luglio le rose antiche non si toccano per nulla (tolgo solo rami morti).
Per le rampicanti sarmentose idem, per le classiche rampicanti (che sono più lente delle sarmentose) una volta impostate, contengo solo un po’ le cime.
Per quanto riguarda il tagliare così precisamente proprio al di sopra di una gemma, per di più esterna, non è necessario, tagliate senza guardare a queste cose, come si faceva una volta. Si è scoperto che le rose più ramificano, più si irrobustiscono (allo stesso modo non eliminare i getti ciechi) fiorendo di più.

Non tutti i crisantemi necessitano di buio per fiorire in autunno: ci sono numerose varietà di CHRYSANTHEMUM che sono erbacee perenni resistenti al gelo che vivono e fioriscono compatibilmente con il nostro clima italiano e le nostre ore di luce, tra settembre e novembre.
CHRYSANTHEMUM 'APRICOT'


CHRYSANTHEMUM 'FEU DE L'AUTOMNE'

ce ne sono molte altre varietà

Per le iris barbate e la loro divisione vedete qui

Anche su come fare per bagnare le piante quando si va in vacanza è già stato detto di tutto in rete.
Il gel non mi garba granchè.
Vi suggerisco una variante delle bottiglie bucate (che ha il vantaggio di non dover mai più estrarre la bottiglia dal terreno per doverla riempire di nuovo, il che è utile per chi ha sempre poco tempo, non solo quando si va in vacanza, posso mischiare all'acqua anche del concime liquido) anche se a livello estetico non è il massimo, ma magari lanciamo una moda :mrgreen: ;
la bottiglia la infilo così per metà nel terreno, col tappo verso l'alto (e non nella terra come si fa disolito)

questa è una bottiglia da un litro, ma a seconda di ciò che devo mantenere bagnato posso usare bottiglie fino a 2 litri o più di una bottiglia.
Il piccolo foro lo faccio sul fondo della bottiglia, e non più sul tappo ovviamente.

Per i metodi naturali possibili contro la farfallina del geranio (cacyreus marshalli) qui e qui

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

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