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Carnivore

Domande interessanti e utili sulle belle piante carnivore

Quali piante carnivore scagliere per iniziare e perchè?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Quali piante carnivore scagliere per iniziare e perchè?

Per coloro che si avvicinano per la prima vota a questo fantastico mondo, è consigliabile iniziare con la coltivazione di piante carnivore temperate come ad esempio la Dionea muscipula o la Sarracenia.
La loro coltivazione nel periodo vegetativo (Marzo- Ottobre) richiede una posizione esterna con molto sole e acqua di osmosi sempre presente nel sottovaso.
Nel periodo di riposo invernale (Novembre-Febbraio) non necessitano di particolari attenzione come altre specie di carnivore, basta lasciarle all’esterno togliendo l’acqua dal sottovaso e controllare solamente che il substrato sia sempre leggermente umido.

Quali sono gli errori più comuni fatti nel coltivare una pianta carnivora?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Quali sono gli errori più comuni fatti nel coltivare una pianta carnivora?

L’errore più comune che causa spesso il deperimento di una pianta carnivora, è quella di non conoscere esattamente le condizioni climatiche dei luoghi di origine o di non saper ricreare attorno alla pianta stessa un microclima a loro ideale.
Vi sono poi alcune regole basilari  (come ad esempio il tipo di acqua da utilizzare per l’approvvigionamento idrico) che se non rispettate possono portare anche in questo caso ad un deperimento o alla morte della pianta stessa.

Di quali nutrienti «sono in cerca» le piante carnivore? E' necessario concimare, anche? Le piante carnivore possono comportarsi da «vegetariane»?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Di quali nutrienti «sono in cerca» le piante carnivore? E' necessario concimare, anche? Le piante carnivore possono comportarsi da «vegetariane»?

Le piante carnivore vivono per la maggior parte in  terreni acidi e praticamente privi di azoto, elemento basilare per la corretta crescita e sviluppo di ogni vegetale.
Ecco perché queste piante hanno trasformato nei secoli le loro foglie trasformandole in micidiali ed infallibili trappole per la cattura di insetti, dai quali assimilano tramite un processo di digestione la parte azotata presente all’interno del loro corpo.
La piante carnivore non devono MAI essere concimate, i concimi come sappiamo, contengono alte percentuali azoto alle quali queste piante non sono abituate, se somministrati producono una sorte di “overdose di azoto” che in molti casi si rivela fatale per la pianta stessa.
Solo per le Nepenthes è concesso l’utilizzo di  concimi per orchidee, da utilizzare con percentuali molto inferiori a quelle consigliate dal produttore.
Riguardo l'ultima domanda dunque, l’unico elemento che la pianta assorbe dalle prede è unicamente la parte azotata.   

Cosa succede se nutro la mia pianta carnivora con insetti morti?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Cosa succede se nutro la mia pianta carnivora con insetti morti?

Le piante carnivore vivono in terreni poveri di elementi nutritivi, quindi  sono abituate a “vivere di stenti”.
L’assimilazione dell’azoto presente nelle prede, è paragonabile al concime per le piante “normali”
Una pianta concimata cresce più rigogliosa, ma senza concime sopravvive ugualmente.
Così dicasi per le carnivore, che vivono tranquillamente anche senza “cibo”.
Dando in pasto alle carnivore insetti morti, si creano più danni che benefici, è proprio il movimento attivo delle prede che tentano la fuga ad attivare i meccanismi di digestione,
permettendo alla pianta di cibarsene.
Prede già morte rischiano quindi di non essere digerite e diventare pericolosi veicoli per muffe e funghi.
Lasciamo fare a mamma natura.

A cosa servono gli acidi digestivi, sono in qualche modo pericolosi per l'uomo?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

A cosa servono gli acidi digestivi, sono in qualche modo pericolosi per l'uomo?

Gli acidi digestivi prodotti dalle piante carnivore, servono essenzialmente ad attaccare e liquefare le parti dure degli insetti permettendo così alla pianta di assimilare e digerire le sostanze azotate in essi contenuti.
Non sono dannosi per gli esseri umani.

Come si riproducono le piante carnivore?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Come si riproducono le piante carnivore?

Le piante carnivore, come altri vegetali, si riproducono tramite semi, talee da radice, talee da foglie, talee da stelo floreale e gemme.

Quando è necessario un terrario per coltivare piante carnivore?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Quando è necessario un terrario per coltivare piante carnivore?

Il ternario è necessario per tutte le specie tropicali, specialmente durante la stagione invernale.
Queste specie di piante carnivore hanno bisogno per un corretto sviluppo di temperature calde, umidità e luce, un microclima che si può ricreare perfettamente con un terrario.

Foto © www.lepiantecarnivore.it

Quali sono le piante carnivore più resistenti al freddo? Che temperatura minima possono sopportare?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Quali sono le piante carnivore più resistenti al freddo? Che temperatura minima possono sopportare?

Le piante carnivore temperate (Dionea, Sarracenia, Drosere temperate)  sono le piante che ben sopportano le condizioni climatiche invernali delle nostre latitudini, anzi il freddo è loro necessario per affrontare il riposo invernale.
Sopportano temperature molto rigide anche sotto lo zero, e resistono per diversi giorni anche ricoperte da una coltre di neve.

Quali sono le piante carnivore più appariscenti, vistose, sgargianti?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Quali sono le piante carnivore più appariscenti, vistose, sgargianti?

Quando parliamo di fiori carnivori, i più appariscenti sono indubbiamente quelli delle Utricularie, si presentano come orchidee in miniatura, ma non bisogna tralasciare neppure quelli di Sarracenia, dai colori e forme veramente particolari.


Fiore di Utricularia - Foto © www.lepiantecarnivore.it

Tra le piante, fanno spicco per la loro vistosità il genere  Nepenthes, queste producono ascidi dalle misure più svariate, alcuni sono talmente enormi da catturare e digerire rane, topi e piccoli mammiferi.
Tra gli ascidi di Nepenthes, il più particolare e bizzarro è quello della Nepenthes bicalcarata, che sfoggia due bellissimi dentini tipo serpente, non servono ovviamente a mordere, ma a secernere le sostanze zuccherine che attirano le prede.
Quando si parla di colori, e brillantezza, non si può far altro che ricordare le Drosere, con le loro gocce scintillanti.

Drosera enodes - Foto © www.lepiantecarnivore.it

Come fanno ad attirare gli insetti?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Come fanno ad attirare gli insetti?

Gli insetti vengono attirati dalle piante carnivore, grazie ai colori delle foglie, il luccichio delle gocce di colla ma soprattutto dai profumi che la pianta emana.
Il Drosophyllum per esempio emana un gradevolissimo profumo di miele, quasi irresistibile anche per noi umani.

In Italia vivono piante carnivore spontanee allo stato naturale selvatico?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

In Italia vivono piante carnivore spontanee allo stato naturale selvatico?

Nel nostro paese, si possono trovare alcune specie di Pinguicule, qualche Utricularia acquatica e qualche Drosera, specialmente la Drosera rutundifolia var. 'Corsica', presente quasi esclusivamente nel nostro paese.

Come funziona la nomenclatura? Cos'è una cultivar?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Come funziona la nomenclatura? Cos'è una cultivar?

La nomenclatura binomiale è una convenzione standard internazionale che deve essere utilizzata per attribuire il nome ad una specie vivente, e le piante carnivore non ne sono ovviamente esenti.
Il nome che identifica il genere, deve essere scritto in corsivo con l'iniziale maiuscola.
Drosera
La  specie si scrive sempre in corsivo ed interamente minuscolo.
Drosera rotundifolia
Se stiamo parlando di una pianta in cui è presente una varietà, una sottospecie o forma ecc, (approfondiremo il discorso nella successiva sezione "Suddivisione botanica") queste devono essere scritte in stampatello ed in minuscolo.
Un esempio: Drosera rotundifolia var. Corsica
I nome attribuiti ai cultivar devono essere scritti in stampatello con l'iniziale maiuscola, il tutto racchiuso tra gli apici semplici. Esempio:
Drosera capensis 'All red'
Quando all'interno di un nome si fa riferimento ad una locations, questa deve essere scritta in stampatello e racchiusa tra i doppi apici o tra le parentesi rotonde.
Drosera leucoblasta "Cranbrook"
Nel caso di ibridi, si fa riferimento per prima la pianta fecondata, seguita dal nome della pianta donatrice di polline.
I due nomi saranno divisi dal carattere 'X' oppure dal carattere '*'.
Sarracenia flava x Sarracenia leucophylla
In questo caso, la Sarracenia flava è stata impollinata con il polline della Sarracenia leucophylla.
Quando un coltivatore, riesce ad ottenere un "nuovo esemplare" mediante incroci vari o modificando geneticamente la pianta; questa nuova specie potrà essere registrata come "cultivar" assegnando ad essa un nuovo nome, scelto dal coltivatore stesso (tenendo presente le regole viste in precedenza).
Il nome assegnato alla propria pianta sarà così unico al mondo e la specie ottenuta verrà riconosciuta in modo inequivocabile dall'ICPS (International Carnivorus Plant Society).

Dove aquistare piante carnivore?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Dove aquistare piante carnivore?

Alcune tra le specie più comuni, si possono acquistare nei vari garden o botanic, mentre per le specie più ricercate o particolari  sono in vendita presso rivenditori specializzati on-line tra i quali:
Andrea  Wistuba   wistuba.com
CZ Plants (Repubblica Ceca)   czplants.com
Plantev  plantev.de
Tra gli italiani (che conosco personalmente):
Vivaio il Grifo vivaioilgrifo.it
Floricoltura NOVAFLORA floricolturanovaflora.eu

Quali sono i segni per i quali dovrei preoccuparmi per la salute della mia pianta carnivora?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Quali sono i segni per i quali dovrei preoccuparmi per la salute della mia pianta carnivora?

Le cause che tendono ad indebolire una pianta, portandola in alcuni casi anche alla morte, sono molteplici, alcune di tipo naturale (ad esempio funghi, muffe o virus) altre invece dovute  essenzialmente ad una  coltivazione errata.
Ogni comportamento anomalo della pianta ci deve pervenire come un segnale d’allarme, anche se in alcuni casi  è difficile diagnosticare le cause specialmente per i coltivatori alle prime armi.
Ad esempio una Drosera che non produrre colla, è quasi sempre dovuto a correnti d’aria o scarsa umidità.
L’ascidio della Nepenthes che secca prematuramente è causa senza dubbio alla scarsa illuminazione.
Una pianta che stenta nella crescita o produce foglie contorte è sicuramente soggetta ad attacchi da parte di parassiti.

Colla - Foto © www.lepiantecarnivore.it

Vari tipi di trappole?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Vari tipi di trappole?

Le piante carnivore hanno sviluppato nel corso dei secoli diverse tipologie di trappole.

Trappola a scatto: presente solo nella Dionea muscipula e Aldrovanda, sfrutta la chiusura fulminea di due lembi fogliari uniti tra di loro da una nervatura.

Trappola a colla: presente nella Drosera, Drosophillum, Ruridula e Pinguicula, le foglie di queste piante sono ricoperte da sottili peli alle cui estremità vengono prodotte piccole goccioline collose che intrappolano le prede.

Trappole ad ascidio: presente della Sarracenia, Nepenthes, Heliamphora, Darlingtonia e Cephalotus, si tratta di trappole a forma di cono o grosse “caraffe”. Le prede inebriate dai profumi emessi dalla pianta, cadono sul fondo della trappola dove normalmente sono presente gli acidi gastrici.

Trappola ad ascidio - Foto © www.lepiantecarnivore.it

Trappola a risucchio: presente nell’Utricularia (pianta acquatica o terrestre) , si tratta di piccoli otri sotto vuoto, che risucchiano ogni microrganismo che passa nei paraggi.

Trappola a nassa: presente nella Genlisea, si tratta di trappole sotterranee a forma di “cavaturaccioli” dove le prede entrano e non ritrovano più l’uscita.

Come promuovere la fioritura di una pianta carnivora?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Come promuovere la fioritura di una pianta carnivora?

La fioritura in una pianta è sicuramente sintomo di benessere, basta quindi coltivarle dando loro il corretto habitat.
Per esempio, le piante temperate come le Dionee e le Sarracenie, fioriscono abbondantemente se hanno avuto l’opportunità  di fare un buon riposo invernale.
Esistono poi specifiche lampade che installate nei ternario favoriscono la fioritura di queste piante.

Fiore di Sarracenia - Foto © www.lepiantecarnivore.it

Ci sono mostre di piante carnivore in Italia a cui posso partecipare? E orti botanici da visitare che possegono esemplari interessanti?
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Scritto da: Antonio Ghiazzi

Ci sono mostre di piante carnivore in Italia a cui posso partecipare? E orti botanici da visitare che possegono esemplari interessanti?

I più importanti incontri di piante carnivore sono quelli organizzati da AIPC (associazione Italiana Piante Carnivore), ogni anno si svolge infatti un meeting nazionale (in questi ultimi anni svolto a Mira  (VE) della durata di due giorni dove si incontrano i coltivatori italiani e diversi venditori esteri.
Per quanto riguarda gli orti botanici, uno dei più interessanti (a livello piante carnivore)  che ho visitato ultimamente è quello di Bologna www.sma.unibo.it/ortobotanico/serracarnivore.html

Un quadrato di giardino
    • Vivaio Piante Insolite

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      Podenzano, 29027, PC (IT)
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      Dom: Periodo autunno-inverno solo su appuntamento.
      Aperto fuori orario su appuntamento.
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