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Un articolo su ciò che condividiamo: la terapia del giardino (ortoterapia)
14/02/2013 20:14
Un articolo su ciò che condividiamo: la terapia del giardino (ortoterapia) #23426
Piccolo contributo...ad un livello ancora più concreto.
Aggiungo che cibarsi di ortaggi freschi e locali permette di riconoscere ed apprezzare profumi e gusti originali e non omologati...agevolando la limitazione di sale ed il ricorso agli aromi naturali
Inoltre scoprire quanto tempo impiega un qualsiasi frutto della terra a maturare è un incentivo a rifiutare gli sprechi alimentari e ricorrere alla cucina del "recupero" o povera
Aggiungo che cibarsi di ortaggi freschi e locali permette di riconoscere ed apprezzare profumi e gusti originali e non omologati...agevolando la limitazione di sale ed il ricorso agli aromi naturali
Inoltre scoprire quanto tempo impiega un qualsiasi frutto della terra a maturare è un incentivo a rifiutare gli sprechi alimentari e ricorrere alla cucina del "recupero" o povera
Ringraziano per il messaggio ghislaine, albachiara, toncan56, dolcemiele, OmbradiOmbra, Giövi Iris, -Valter-
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18/02/2013 11:29
Un articolo su ciò che condividiamo: la terapia del giardino (ortoterapia) #23496
io ho potuto constatare la gioia della scoperta nei miei figli che andavano a raccogliere gli ortaggi le lattughe i pomodori personalmente per cucinarli o fare le insalate e vi assicuro che è una esperienza che ogni ragazzo dovrebbe provare.
La gioia di produrre personalmente ciò che consumiamo.
Un tempo era normale e scontato ora non lo è più e tutto sembra venire dai mercati o che sia l'involucro di carta o plastica che produce il cibo!
per me lo schiudersi di un fiore o il cambiare colore delle foglie è già una grande emozione!
La gioia di produrre personalmente ciò che consumiamo.
Un tempo era normale e scontato ora non lo è più e tutto sembra venire dai mercati o che sia l'involucro di carta o plastica che produce il cibo!
per me lo schiudersi di un fiore o il cambiare colore delle foglie è già una grande emozione!
E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione
Ringraziano per il messaggio albachiara, elicriso
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20/02/2013 17:20
- Verdenevada
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Un articolo su ciò che condividiamo: la terapia del giardino (ortoterapia) #23565
Acc... mi ero persa questo topic!
Vi segnalo subito questo bel libro di Cristina Borghi sul tema:
www.lafeltrinelli.it/products/9788809047181/Il_giardino_che_cura/Cristina_Borghi.html
Bello vedere che finalmente si inizia a parlare sempre piu' spesso (perché la gente se ne accorge!) del fatto che il giardino possa essere terapeutico!
Senza arrivare agli healing gardens annessi alle strutture di cura, teorizzati, concepiti e realizzati per chi soffre di Alzheimer o di altre forme neurologiche degenerative, il giardino è per tutti una forma di terapia per guarirci dallo stress, ansia, dal cattivo umore, dalla difficoltà di concentrazione .... In questo senso, ovvero nella nostra ricerca di una risonanza con l'ambiente, di una regressione nella natura che accompagni quella della mente, di un conforto protettivo, il giardino è terapeutico per noi tutti, malati e non. E tutti i giardini sono ristoratori, dai tempi di Babilonia, anche se quelli "healing" di cui solitamente sentiamo parlare sono costruiti per ristorare chi ne ha più bisogno.
Giardino quindi non più soltanto come risultato di ricerca estetica, ma concreto tentativo di collegare l'uomo, malato e non, con la natura.
Clare Cooper Marcus, una delle massime autorità mondiali in healing garden, che ho avuto il piacere di avere come insegnante, dice che per healing garden si intendono due diversi progetti: il giardino dove coltivare le piante (la ortoterapia appunto! di cui si stava discutendo) e il giardino dove passeggiare. Nel primo caso il rapporto curativo con la natura si concretizza attraverso il lavoro attivo, nell'altro attraverso il cammino e una stimolazione passiva dei sensi.
E tutto cio' è stato dimostrato scientificamente!
Vi riporto questo aneddoto:
un certo architetto Ulrich, negli anni '80, esaminò un reparto ospedaliero che ospitava pazienti operati di calcoli renali, dove le finestre si affacciavano in parte sul giardino alberato dell'ospedale e in parte guardavano invece sul retro, con la vista di un muro di mattoni. Ulrich constatò che i malati che potevano scorgere gli alberi dal loro letto avevano minori complicazioni, meno dolori e guarigioni più rapide degli sfortunati compagni di sventura il cui unico panorama era costituito da un muro. Erano nate le basi scientifiche degli healing garden.
Ci sarebbe da dire ancora molto sull'argomento .... mi fermo qua! convinta che ci sarebbero molte meno malattie, e la gente sarebbe sicuramente piu' felice se dedicasse più tempo al le nostre amate piante!
Vi segnalo subito questo bel libro di Cristina Borghi sul tema:
www.lafeltrinelli.it/products/9788809047181/Il_giardino_che_cura/Cristina_Borghi.html
Bello vedere che finalmente si inizia a parlare sempre piu' spesso (perché la gente se ne accorge!) del fatto che il giardino possa essere terapeutico!
Senza arrivare agli healing gardens annessi alle strutture di cura, teorizzati, concepiti e realizzati per chi soffre di Alzheimer o di altre forme neurologiche degenerative, il giardino è per tutti una forma di terapia per guarirci dallo stress, ansia, dal cattivo umore, dalla difficoltà di concentrazione .... In questo senso, ovvero nella nostra ricerca di una risonanza con l'ambiente, di una regressione nella natura che accompagni quella della mente, di un conforto protettivo, il giardino è terapeutico per noi tutti, malati e non. E tutti i giardini sono ristoratori, dai tempi di Babilonia, anche se quelli "healing" di cui solitamente sentiamo parlare sono costruiti per ristorare chi ne ha più bisogno.
Giardino quindi non più soltanto come risultato di ricerca estetica, ma concreto tentativo di collegare l'uomo, malato e non, con la natura.
Clare Cooper Marcus, una delle massime autorità mondiali in healing garden, che ho avuto il piacere di avere come insegnante, dice che per healing garden si intendono due diversi progetti: il giardino dove coltivare le piante (la ortoterapia appunto! di cui si stava discutendo) e il giardino dove passeggiare. Nel primo caso il rapporto curativo con la natura si concretizza attraverso il lavoro attivo, nell'altro attraverso il cammino e una stimolazione passiva dei sensi.
E tutto cio' è stato dimostrato scientificamente!
Vi riporto questo aneddoto:
un certo architetto Ulrich, negli anni '80, esaminò un reparto ospedaliero che ospitava pazienti operati di calcoli renali, dove le finestre si affacciavano in parte sul giardino alberato dell'ospedale e in parte guardavano invece sul retro, con la vista di un muro di mattoni. Ulrich constatò che i malati che potevano scorgere gli alberi dal loro letto avevano minori complicazioni, meno dolori e guarigioni più rapide degli sfortunati compagni di sventura il cui unico panorama era costituito da un muro. Erano nate le basi scientifiche degli healing garden.
Ci sarebbe da dire ancora molto sull'argomento .... mi fermo qua! convinta che ci sarebbero molte meno malattie, e la gente sarebbe sicuramente piu' felice se dedicasse più tempo al le nostre amate piante!
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20/04/2013 06:52
Un articolo su ciò che condividiamo: la terapia del giardino (ortoterapia) #25270
Nel mio circondario, l'amministrazione comunale ha messo a disposizione orti urbani a chi ne facesse richiesta
Casetta, appezzamento cintato di 100mq, acqua e (mi pare) corrente elettrica, al prezzo di 100 euro annui
L'area è divenuta fonte di sostentamento e ragione di movimento soprattutto per gli anziani.
Inoltre rapidamente anche un centro di incontro domenicale per le famiglie tanto da indurre la costruzione
di campi da bocce e parco giochi e piantumazione e campo sperimentale per una scuola di agraria
C'è la crisi ...siamo più poveri, ma se quel poco che resta venisse investito in servizi pubblici del genere
a costo ridotto rispetto ad altre attività e promozioni del territorio (es. eventi vippari, concerti rock, in genere
tante piccole somme per sponsorizzare i privati), non saremmo tutti più felici?
Casetta, appezzamento cintato di 100mq, acqua e (mi pare) corrente elettrica, al prezzo di 100 euro annui
L'area è divenuta fonte di sostentamento e ragione di movimento soprattutto per gli anziani.
Inoltre rapidamente anche un centro di incontro domenicale per le famiglie tanto da indurre la costruzione
di campi da bocce e parco giochi e piantumazione e campo sperimentale per una scuola di agraria
C'è la crisi ...siamo più poveri, ma se quel poco che resta venisse investito in servizi pubblici del genere
a costo ridotto rispetto ad altre attività e promozioni del territorio (es. eventi vippari, concerti rock, in genere
tante piccole somme per sponsorizzare i privati), non saremmo tutti più felici?
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20/04/2013 08:41
Un articolo su ciò che condividiamo: la terapia del giardino (ortoterapia) #25277
Da piccola vivevo con la mia famiglia in una casa con un quadrato di giardino. Passavo molto tempo in compagnia degli alberi: il signor pesco, il signor nespolo... Poi lasciammo quella casa, e niente piu' alberi. Per anni ne sono stata nostalgica... A parte freud, gli alberi danno sicurezza, riparo. In africa, i villaggi nascono nelle vicinanze di un grosso albero. Le riunioni, le feste, i lieti eventi e quelli brutti avvengono sotto il grande albero, che ripara dal sole e protegge. Io qui cerco di creare un giardino, per ritrovare la serenita' che mi davano il signor pesco e il signor nespolo. Anche se le mie figlie mi snobbano per l'attaccamento alle mie piante io so che loro ne stanno incosciamente gioiendo. Chiunque abbia in casa anche solo una piantina di basilico che cura fa ortoterapia. E la stessa serenita' che da' l'ortoterapia la da' anche la compagnia degli animali. L'uomo ha vissutto piu' di tremila anni tra gli animali e con la terra tra le dita....e' la nostra natura, sono le origini. L'assenza ci aliena.
Vanessa
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