Consigli per proteggere piante da freddo e da gelo-utile innaffiare il giardino d'inverno

28/12/2012 18:01
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Consigli per proteggere piante da freddo e da gelo-utile innaffiare il giardino #22637
Ciao a tutti! Dato che l’anno scorso mi è bruciato a causa del gelo metà vivaio :muro: , ho il desiderio di passarvi gli interessanti consigli che ho appreso per salvaguardare le piante. Vi assicuro che prima il gelo non preoccupava più di tanto neppure me.

Non fa nulla di che una visita della Regina del Ghiaccio per qualche notte solo :mrgreen: , qua e là, ma quando le gelate indugiano per una settimana o più, è necessario prestare attenzione per assicurare cure adeguate. Ovviamente fuori non coltivo piante tropicali, o comunque piante non adatte al clima della mia zona di rusticità , non posso permettermelo, ma il rischio c'è anche per le piante giovani, quelle in attività (le sempreverdi), le piante disidratate e le piante che sono già danneggiate o stressate.

Non so se vete mai sentito parlare di innaffiatura delle piante per contrastare il gelo, e molti di noi si chiedono se non si va a fare più male che bene, quando andiamo ad innaffiare una pianta (inteso come zolla, vaso, terreno circostante) e poi gelerà nei giorni seguenti o nella notte o tra poche ore.
Non so se sapete che in Trentino e in alcuni frutteti dell’Emilia (regione d’Italia dove sono nata e cresciuta), salvano le gemme da frutto dalle ultime gelate o dalle gelate tardive innaffiando a spruzzo i frutteti durante tutti i periodi in cui si verifica la gelata. Ciò crea un importante effetto microclimatico sulla gemma, che resta incapsulata nel ghiaccio, beneficiando direttamente della protezione dovuta al continuo rilascio di calore latente conseguente alla continua aspersione. Aspergono le chiome ogni tot minuti per un tot secondi.

Foto di Richard-
E’ noto però viceversa che la situazione più grave per un frutteto si verifica in caso di interruzione della bagnatura delle gemme durante la gelata. Cioè se smettiamo di apporre acqua fluida, le gemme gelano irreparabilmente.
Innaffiare in inverno da quando inizia il gelo, poniamo da tarda notte nella maggior parte d'Italia, fino alla mattina aumenta effettivamente il calore, perché quando l'acqua (che non è ghiacciata, ovviamente) si raffredda l'energia termica viene rilasciata.

Questo fenomeno è noto come calore latente di fusione.

Quindi questo metodo per proteggere dal gelo le piante (protegge anche radici e non solo le chiome) è davvero efficace, ed è usato anche in zone del mondo dove non gela quasi mai, se non in modo sporadico, come alcune zone della California, per impedire alle piante di ghiacciare. Però è di impossibile attuazione per chi non possiede un impianto con sprinkler (spruzzini) adatti e di un impianto ad hoc. Quindi è impossibile per tutti noi.

Ciò non vuol dire che innaffiare sia inutile, o dannoso, anzi. Ma va fatto in modo consapevole.
Noi vivaisti :scavo: :carota: guardiamo sempre le previsioni meteo giornaliere del mese in corso , e diamo acqua alle piante a fondo nei giorni belli, fra le pause dal gelo, di modo che le piante sono completamente idratate.

Questo perchè le piante muoiono o si danneggiano quando gela, a causa della loro disidratazione.

Il congelamento dell'acqua negli spazi tra le cellule della pianta provoca la fuoriuscita di acqua dalle cellule vive adiacenti; ovviamente la fuoriuscita di acqua può portare a un severo stato di disidratazione.

Infatti la spiegazione dei danni da gelo alle piante, è quella che la morte dei tessuti è causata direttamente da un avanzato stato di disidratazione cellulare.

Quindi ricordiamoci di bagnare anche d’inverno, nelle belle giornate, cosicchè le radici, i rami, le chiome delle nostre piante si idratino, senza paura di far danno. Le piante sarebbero comunque avvolte nel ghiaccio, ma se non fossero state precedentemente ben idratate perderebbero ben presto tutta l’acqua che contengono.

Leggendo le previsioni poi, siamo felici quando danno nuvole di notte, in quanto ciò rallenta lo scarico di calore riflettendolo di nuovo a terra. Siamo molto tristi quando arrivano forti venti di giorno o di notte aumentando il rischio di danno da freddo e assorbendo tutto il calore; una notte limpida e senza vento però è anche peggiore, perchè l’aria calda sale nel silenzio e spinge l’aria fredda direttamente a terra.

Amiamo invece i venti deboli di notte, che diminuiscono il pericolo di danno da freddo miscelando aria calda e fredda e prevenendo la formazione di sacche di freddo estremo.

Quindi, il peggiore di tutti gli scenari possibili sarebbe un periodo di fredde giornate nuvolose di vento seguite da notti limpide e nel corso di un periodo di siccità - che è la ricetta del disastro che si è inscenato l’anno scorso. Speriamo non ricapiti :urca:

Voglio però anche darvi consigli pre-impianto. Cioè scegliere bene dove piantare mitigherà i danni da ghiaccio.

La scelta del sito è la protezione antigelo più importante.

Durante il giorno il sole riscalda le vostre piante, gli edifici, e le superfici del suolo come una batteria in carica - questo accade anche nelle giornate nuvolose. Dopo il tramonto, tutto il calore che è stato catturato durante il giorno viene "scaricato" indietro tutta la notte - è per questo che le temperature più rigide si verificano poco prima dell'alba, quando la maggior parte del calore è stato esaurito.

Perché l'aria fredda è più densa di quella calda, scorre in discesa e si accumula nei punti bassi.  

Ecco perchè ho sbagliato ad aprire un vivaio in pianura alla base delle colline :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: ; fortuna che compensa la nebbia naturale, che fornisce una protezione contro il gelo, in quanto rallenta lo scarico di calore dal suolo, e miscela aria calda e fredda.

Queste buche fredde dovrebbe essere evitate quando si cerca un sito di piantagione.  Anche le cime delle colline sono fredde e devono essere evitate.  In generale, è meglio piantare sui pendii dove l'aria fredda può defluire. Ecco spiegato perchè i giardini in pendenza sono in genere i meglio riusciti anche nelle mie zone e in questi giardini si riescono a coltivare essenze mediterranee che a 500 metri da lì morirebbero.

E 'meglio a piantare le piante caducifoglie sul lato nord, per ritardare la fioritura primaverile.   La probabilità di congelamento diminuisce rapidamente con l’arrivare della primavera, e le colture esposte a sud fioriranno prima.   Di conseguenza, le colture esposte a sud sono più inclini a congelare.  

Piante più delicate, mediterranee, o subtropicali (per esempio, gli agrumi) sono danneggiate in ogni caso dal congelamento, indipendentemente dalla stagione, per questo che siano piantate esposti a sud dove il terreno è in grado di ricevere e immagazzinare più energia direttamente dalla luce solare.

L'aria fredda in discesa ‘scorre’ proprio come l'acqua.   Qualsiasi vegetazione, edificio, ecc che bloccano il flusso discendente di aria fredda e magari lo forzano in una coltura aumenta il potenziale congelamento.  
Tieniamolo presente quando piantiamo una pianta in un determinato punto del giardino.

Qui in zona non è clima per gli ulivi, ma ne ho visto uno qui vivo e uno poco distante morto solo perchè di fianco a una casa dove il vento s’incanalava. Viceversa la vegetazione (intesa come siepe, bosco, viale...), terrapieni, recinzioni, edifici, ecc può essere utilizzato per controllare il flusso di aria fredda e deviarlo per ridurre il potenziale di congelamento.

La conducibilità termica e il contenuto di calore del terreno sono notevolmente influenzati dal contenuto idrico del suolo.   Il calore per lo più viene trasferito sul ‘top’ (strato superficiale) del suolo circa 0,3 m (30 cm soli!) di terreno (quindi bagnare più in profondità è inutile). Quando il terreno è bagnato, il trasferimento e lo stoccaggio di calore nello strato superiore del terreno è migliore: più calore viene immagazzinato durante il giorno più (e per più tempo) ne viene rilasciato durante la notte.   Notevoli differenze tra conducibilità termica e capacità termica si osservano tra terreni secchi e umidi.   Pertanto, già solo per questo, in caso di siccità, bagnare è utile.

Coprire le piante poi è utile. Si può costruire un riparo attorno piante medie e medio-grandi che possono essere suscettibili al gelo. Tre o quattro canne di bambù nel terreno, equidistanti intorno alla pianta, e del tnt intorno, è già una protezione utile. Idealmente infatti, il telo dovrebbe essere su un telaio che non tocca l'impianto, in quanto è lo spazio d'aria tra la pellicola e la pianta che fornisce l'isolamento dal freddo piuttosto che il telo stesso.


Le piante reagiscono lentamente ai cambiamenti ambientali e sono più vulnerabili ai cambiamenti improvvisi di temperatura. Per questo coprire con dei teli, creare delle serre fredde è utile, però troppo spesso si rivela peggio di niente: bisogna aprire e chiudere la serra, rimuoverla in caso miglioramento del tempo, in modo da non accidentalmente incoraggiare le piante a uscire prematuramente dalla loro fase dormiente ed essere più vulnerabili a danni pesanti, o causare stress da calore e portare la pianta a disidratazione.

Anche potare prematuramente è sbagliato (e qui lo fanno tutti :muro: ) in quanto spesso rimuoviamo rami che non sono veramente morti. Molti 'prendono vita' più avanti del solito poi nella stagione, come ha fatto l'anno scorso, l'inverno più freddo degli ultimi 30 anni. E infine non dimentichiamo che anche gli arti morti possono contribuire all'isolamento e alla protezione di quelli che vivono sotto.

:mazzo:

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

Ringraziano per il messaggio albachiara, romitta, Aquila1, NadiaVi, gloriosa, OmbradiOmbra, carlina, elle, Lavi

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29/12/2012 10:36
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Consigli per proteggere piante da freddo e da gelo-utile innaffiare il giardino #22641
Molto utile e didattico! "mi piace" direbbero su FB. :mrgreen:

io anche se non sono titolato, in quanto del sud, e quindi non conoscendo bene il vero freddo non dovrei scrivere, ma porto una esperienza di quando ero piccolo. :)

Ricordo come all'alba dove c'erano interi territori di agrumeti, notoriamente delicati nei confronti del gelo, si facessero all'alba dei grandi falò :rabbia: e quindi molto fumo per scongiurare nelle mattinate serene il formarsi di questa piaga che trenta quaranta anni fa era molto più presente in quanto il clima più freddo.
Allora i contadini, ricordo, che costruivano dei camini chiusi su tre lati e senza cappa o tetto dove bruciavano la legna della potatura e in questo modo riscaldavano lo strato più basso dell'aria sopra gli alberi. :sole:
Non so se era il fuoco che scaldava o pure solo il fumo che si manteneva basso sopra le coltivazioni a proteggere, ma penso che una combinazione dei due faceva si che non scendesse il gelo fin sugli alberi. :ieee: :woohoo: :flower:

E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione

Ringraziano per il messaggio albachiara

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29/12/2012 13:52
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Consigli per proteggere piante da freddo e da gelo-utile innaffiare il giardino #22643
Grazie Anemonenemorosa per i consigli e grazie Toncan per averci riportato una immagine lontana ma carica, altresì, di significato e conoscenze empiriche di cui i nostri antenati, erano, gran profeti. Fioresbiadito

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