Un giardino in un contenitore, in un piatto, in un vaso, può essere utile anche ad un anziano o una persona che non riesce a piegarsi verso il basso con la stessa facilità come tutti noi.
A parte considerazioni più o meno serie, questo ho pensato quando ho visto questi piccoli paesaggi così compiuti, in un minimo spazio, perfetti: «portarsi a casa» una suggestione, un panorama.
Foto © Mex Bruatto
Non ha inventato nulla, dice lui: «I bonsaisti giapponesi realizzano shitakusa e kusamono -ovvero piante da compagnia da sole ed in composizione». L'arte di fare con amore e con gusto sarà antica e sperimentata, ma non mi stufa mai!
Gli è cara questa citazione, racconta con dolcezza dei viaggi che ciascuno di noi può fare senza muoversi:
“Guardate questo vassoio, è largo 30 centimetri, guardatelo molto da vicino e vedrete che diventerà così grande, come un parco pieno di cespugli, di felci, di montagnole di erba. Dietro la grande roccia forse si nasconde un piccolo lupo timido”.
B. Munari, Un fiore con amore, 1973
L'autore da sempre scarpina in montagna ed osserva natura e flora alpina (porta con sè nel cuore lo sguardo alla natura vasta che ti fa sentire immensamente piccolo), ha lavorato presso il Giardino Botanico Alpino Saussurea tra i pascoli rocciosi, e le sue conoscenze spaziano tra piante alpine spontanee e non, e "nanità" botaniche in generale (aprì anche un vivaio per passione folle, ma questa è una più vasta storia...).
Molti di noi in effetti vivono in appartamento, e la chiave per realizzare questi piccoli quadrati è essere razionali- crescere poche piante adatte e disporle- ed emotivi insieme: pensare in grande, ai paesaggi di montagna... c'è da perdersi.
Le succulente (Sempervivum, Sedum...ciò che si desidera!) e qualche graminacea nana (Festuca arundinacea, Festuca glauca 'Elijah Blue'), liliaceae contenute (come Ophiopogon Planiscapus 'Niger', Liriope muscari ‘Variegata’), piccole felci (come Asplenium trichomanes, Ceterach officinalis, Adiantum capillus-veneris), e poi altre come Saxifraga, Androsace... sono perfettamente adatte per l'uso in contenitori e per i paesaggi minuscoli per creare mini giardini, da tenere su un davanzale.
Foto © Mex Bruatto
Foto © Mex Bruatto
Le scelte migliori sono ovviamente per piante con un apparato radicale superficiale e che si allargano lentamente (la manutenzione comunque sarà davvero minima).
Poi piccole rocce, vecchie o sporche, che sembrano montagne vere (per ottenere una maggiore naturalità non usa pietre diverse, ma una sola, che spacca secondo le sue linee di frattura, ricomponendola poi con le piante inserite nelle varie fessure quasi come in un «panino»), qualche muschio...un buon drenaggio...la virtù di saper creare armoniosi paesaggi in miniatura.
Foto © Mex Bruatto
