La cura delle piante: cosa fare in dicembre.

24/11/2010 17:48
Di più
Autore della discussione
La cura delle piante: cosa fare in dicembre. #751

"Sui campi e per strada, silenziosa e leggera, cade la neve... ghiaccio azzurro sui sentieri e nebbia addormentata nei fossi,
ma dai soli e nudi rami, indovino il verde a venire..."


I LAVORI DI DICEMBRE IN GIARDINO E.....ALTROVE!!!!

PROTEZIONE INVERNALE
Quando la temperatura comincia a scendere sotto i 10°C proteggere le semirustiche con apposite coperture di plastica, canne, paglia o altro avendo cura di lasciare sempre uno sfiato per il giro dell’aria. Le piante più delicate sono Cassia corymbosa, Citrus (tutte le specie), Datura, Passiflora, Plumbago capensis, Grevillea, Hibiscus rosa sinensis, Lantana camara, Allamanda catartica grandiflora, Oleandro, Gardenia, Leptospermum, Mimosa, Achillea.
Svuotare le tubature dell’impianto di irrigazione per evitare danni causati dal gelo.

Cimature e potature (luna calante)


POTATURA DI RIMONDA - E’ il momento giusto per rimuovere tutte le parti morte o secche delle piante. Fare attenzione ad effettuare il taglio in modo che sia favorito il deflusso dell’acqua piovana dalla superficie del taglio stesso.
- Le ferite vanno assolutamente protette con pennellature di mastice per innesti.

PROPAGAZIONE

Propaggine.
In zone temperate si possono moltiplicare per propaggine alcuni arbusti appartenenti ai generi Philadelphys, Weigela e Spiraea. Per la riuscita dell’operazione devono essere utilizzati rami giovani e flessibili presenti alla base delle piante. Ricordare che l’apice deve rimanere scoperto. La radicazione può essere favorita con delle incisioni o attraverso l’asportazione di un anello di corteccia nel tratto prossimale del ramo da interrare. Questi accorgimenti determinano, infatti, un accumulo di sostanze (zuccheri, ormoni, ecc,) in corrispondenza del tratto interrato favorendo l’emissione delle radici.

MESSA A DIMORA-
E’ il momento per piantare le specie che hanno perso completamente le foglie. Intervenendo sempre in assenza di gelo, utilizzando le buche preparate in precedenza, apportare sul fondo uno strato di materiale drenante, es.: lapillo o argilla espansa e infine riempire con Terriccio Universale addizionato a concime lenta cessione in ragione di 40-50 gr. Ogni 10 lt di terriccio.
- Proteggere la base con abbondante pacciamatura.
- Garantire l’adeguato ancoraggio della pianta al terreno mediante pali o altro.
Si possono mettere, inoltre, a dimora, nelle aiuole ben pulite e lavorate, le specie resistenti alle basse temperature (viole cornute, viole ibride e a grandi fiori, cinerarie, Skimmie, veroniche, Gaultherie). Dopo la piantagione coprire con uno strato di corteccia di aghifoglie e annaffiare.

PACCIAMATURA E RINCALZATURA
- In questa stagione ripetuti “sotto zero” potrebbero congelare le radici con la conseguente morte delle piante. Per tutte le piante arboree e specialmente per le conifere e gli esemplari giovani o da poco trapiantati è necessario, per questo motivo, rincalzare e pacciamare. Si consiglia perciò di rincalzare (apporto di 20*30 cm di terreno nella parte attorno la base del tronco) e di pacciamare (apporto di un abbondante strato di Terriccio Universale, corteccia di pino - uno strato di almeno 6-8 cm -o utilizzando appositi tessuti non tessuti collocati nella area di proiezione della chioma).

TAPPETI ERBOSI
Taglio
- E’ indispensabile favorire il “riposo vegetativo” del tappeto erboso. Sospendere quindi ogni operazione di taglio, concimazione ed irrigazione.
Pacciamatura
- Ripulito il prato dalle foglie e dalle infestanti, distribuire uno strato di due cm circa di Terriccio per Tappeti Erbosi.
- Ciò ha duplice scopo di proteggere il prato dalle gelate e di favorire l’accestimento primaverile.
- Contemporaneamente, sollevando prima la cotica erbosa con un vanghetto a mo’ di lenzuolo, correggere la presenza di buche o avvallamenti non desiderati distribuendo il quantitativo di Terriccio per Tappeti Erbosi necessario a ristabilire il livello. Da ultimo rullare leggermente onde far aderire la zolla al nuovo substrato.
Rullatura
- L’azione del gelo e del disgelo, specialmente se manca la neve, provoca il sollevamento della cotica erbosa e in conseguenza di ciò le radici perdono il necessario contatto con il terreno e si espongono maggiormente ai danni da freddo. Nel caso che si verifichino tali condizioni è importante, intervenendo a terreno asciutto, passare su tutta la superficie con un rullo per ristabilire l’aderenza delle radichette al terreno. Il rullo dev’essere liscio e non troppo pesante (max 100 Kg).
Campionamento del terreno
- A chi deve preparare il terreno per un futuro impianto di tappeto erboso si consiglia di prelevare un campione di terreno da fare analizzare presso un laboratorio specializzato (i costi sono modesti) al fine di determinare almeno Ph e Granulometria. Questo consentirà di apportare da subito i necessari correttivi al terreno e, con la minima spesa, di porre le basi per il massimo successo dell’impianto.
N.B. Durante la stagione invernale evitare di calpestare il prato bagnato e avre cura di creare le migliori condizioni per il deflusso delle acque in eccesso.

BULBOSE
Prima dell’arrivo delle gelate e del freddo intenso bisogna terminare la messa a dimora dei bulbi a fioritura primaverile (Bucaneve, Crocus, Anemone, Giacinto, Narciso). Si consiglia di fare applicazioni con fungicidi rameici per evitare l’insorgenza di malattie fungine e marciumi dei bulbi. Utilizzare dei lumachicidi per evitare che le lumache e le limacce vadano a mangiare i bulbi trapiantati.
ROSE
Si finisce di mettere a dimora le nuove piantine prima dell’arrivo delle gelate.
Nella messa a dimora è meglio usare piante con la zolla perché hanno meno problemi di “crisi da trapianto”. Una volta messa a dimora la pianta coprire la zona del colletto nelle zone con inverno rigido per evitare che geli la pianta. Nei i rosai vecchi si devono eliminare i rami danneggiati e i fiori appassiti e le foglie cadute, in seguito è consigliabile bruciarli (o buttarli nella spazzatura) per evitare che diventino un luogo di propagazione di malattie funginee o un ricovero per le uova di insetti dannosi che potrebbero infestare le nostre rose nella primavera successiva.
In questo periodo si devono eseguire trattamenti con prodotti rameici per controllare lo sviluppo di cancri del legno causati da funghi (es. Coryneum).
ACIDOFILE
(azalee, rododendri, ortensie e camelie, pieris, ecc.)
Verificare lo stato della terra in cui le piante sono a dimora e nella zona sottostante la chioma, dove sono presenti le radici: deve essere ben assestata e abbondante. Per un controllo più attento rimuovere con delicatezza lo strato superficiale e togliere le erbe infestanti. Apportare nuovo terriccio (specifico per piante acidofile) e, dopo aver colmato anche il sottochioma, pressarlo per assicurare un assestamento uniforme.
Se non si è ancora provveduto stendere uno strato di 6-8 cm di terriccio composto da foglie secche, terra da giardino e stallatico maturo.
In caso di nevicate scuotere la neve dalla chioma per evitare accumuli il cui peso potrebbe portare a rotture.
Per irrigare utilizzare acqua non calcarea la cui temperatura sia superiore a quella esterna.(azalee, rododendri, ortensie e camelie): Predisporre dei ripari costituiti da teli di “tessuto non tessuto” o coperture plastiche per proteggere le piante da freddi intensi e da gelate. Fare anche pacciamature sottochioma con paglia e/o terriccio per riparare le radici. Vanno concimati con fertilizzanti potassici le Azalee e i Rododendri per fornire nutrimento ai boccioli che si stanno formando. Le ortensie vanno potate per favorire la successiva fioritura e é necessario somministrare prodotti a base di ferro per evitare la clorosi ferrica. Fare trattamenti con fungicidi rameici che tutelano la pianta dall'insorgenza di malattie fungine che si sviluppano nelle giornate umide.
TRATTAMENTI FITOSANITARI
ORNAMENTALI
- Eliminare foglie secche e le parti morte che possono essere fonte di infezioni future.
- Nelle piante a foglia caduca (specialmente noce, carpino, pioppo, platano, faggio, ippocastano, sofore, oleandro, rosacee, ornamentali, lauroceraso, bosso, ligustro, ecc…) intervenire con Poltiglia Bordolese alla dose di 150 gr ogni 10 lt di acqua appena finita la caduta delle foglie. Nelle piante che già manifestano marcatamente sintomi di attacchi fungini eseguire due interventi di cui il primo a metà caduta foglie.
- Per cipressi e thuje contro il disseccamento degli apici e cancri ramali, eliminare le parti malate con la potatura e intervenire sui tagli con pennellature localizzate di Poltiglia Bordolese. Fare seguire un trattamento alla chioma con Sali di Rame 30 gr + i prodotti opportun.
- N.B. contemporaneamente arieggiare con lavorazioni superficiali la zona delle radici e favorire lo sgrondo delle acque.
PESCO E PRUNUS DA FIORE
- Contro corineo e bolla intervenire con fungicidi a base di Dodina o Ziram alla dose di etichetta.
BOSSO
- Contro gli ingiallimenti dovuti a Fitoftora intervenire con abbondanti irrorazioni alla base del tronco con con i prodotti opportuni..
PIANTE IN FIORITURA, RODODENDRI, AZALEE, BULBOSE
- Contro la Botrytis (Muffa grigia) intervenire irrorando il fiore e contro le Fitoftore del colletto mediante irrorazioni alla base del medesimo con i prodotti opportuni.
RODILEGNO e insetti di legno (scolitidi)
- Individuare le zone colpite, asportare le medesime mediante la potatura. Per il rodilegno uccidere le larve all’interno delle gallerie mediante uncinamenti con un filo di ferro.
OZIORRINCO
- Specialmente su arbusti e rampicanti i danni possono essere evidenti. Intervenire collocando delle fasce trappola costituite di lana di vetro o tessuti simili coperti da cartone per catturare gli adulti e contemporaneamente irrorare la vegetazione con i prodotti opportuni.

… NELL’ORTO
AFFINAMENTO DEL TERRENO
- La pioggia ed il gelo favoriscono la sminuzzatura del terreno vangato in precedenza. In mancanza o carenza di questi fattori è bene provvedere meccanicamente all’affinamento del terreno con piccole frese o frangizolle.
- Se non lo si è fatto prima della vangatura è consigliabile distribuire uniformemente materiale organico (stallatico, pollina, cornunghia, compost, ecc…) allo scopo di migliorare la struttura del terreno.
Per evitare un eccesso di umidità ricordarsi di aerare gli ortaggi coltivati sotto tunnel nelle giornate calde.
Semine (luna calante)
Sottovetro si può seminare lattuga da taglio, cicoria verde da taglio. All’aperto si può seminare nella prima quindicina del mese il pisello e piantare aglio, bulbi di cipolla e scalogno.
Direttamente in terra entro dicembre occorre terminare la semina della fava per avere il primo raccolto a fine aprile. Per accelerare la germinazione dei semi è consigliabile tenerli a bagno per almeno 24 ore. Il terreno di semina deve essere ben vangato e concimato almeno una settimana prima della semina. Attenzione all’atto della semina a distanziare bene i semi (50 cm tra le file e 15 cm sulla fila); interrare per circa 5 cm. Annaffiare con getto nebulizzato. Effettuare la sarchiatura all’emissione della IV foglia e rincalzare le piante quando avranno raggiunto un’altezza di 45 cm circa. Dopo la fioritura cimare gli apici dei germogli in questo modo si favorisce il rapido accrescimento dei baccelli.

ESPERIMENTO - Volete produrre primizie??? Per colture come meloni, zucchine, angurie, le piantine, messe a dimora, andranno coperte con piccole campane di plastica. Per realizzare ripari più pratici e meno costosi si potranno usare delle bottiglie di plastica trasparente. Basterà tagliarne il fondo interrandole per 5-10 cm e avvitare il tappo nei giorni freddi e di notte.

… NEL FRUTTETO
Si piantano vite, melo, pero, susino, pesco, pesco-noce, uva-spina, ribes bianco, rosso e nero, lamponi, mirtilli. Si piantano alberi e arbusti da frutto. Trattare gli alberi, gli arbusti da frutto e le viti in riposo vegetativo con oli minerali contro gli afidi, le spille e le cocciniglie.
Si possono raccogliere le marze per gli innesti, proprio perché le piante sono in fase di riposo vegetativo.

… IN CASA
Piante da interno e da balcone
La regina della casa per eccellenza è la Stella di Natale che con il suo colore rosso vivace porta una allegra nota di colore durante le cene e i pranzi delle festività natalizie. Per mantenere in buona salute questa pianta e permettere la fioritura anche negli anni successivi bisogna dedicarsi ad alcuni accorgimenti:
• Cimatura dei germogli sin dal mese di febbraio (quindi dopo la fioritura del primo anno) in modo tale da stimolare la pianta alla emissione di nuove branche.
• Concimazione e annaffiatura regolare avendo cura di non esporre la pianta alla luce diretta.
• In Agosto - Settembre effettuare il rinvaso (in un vaso un pò più grande)
• Dalle 17.00 alle 8.00, nei mesi di Settembre e Ottobre si pone la pianta in ambiente buio per fornire le 15 ore di buio a temperature inferiori ai 18°C per stimolare il processo di fioritura.
• A Novembre si ripristinano le normali ore di luce e si aumenta le temperature per far si che avvenga la normale fase di fioritura.
Per restare in tema natalizio si suggerisce di utilizzare i fiori recisi della Stella di natale, assieme a foglie di magnolia colorate d’oro o argento, spighe di grano, pigne e quanto altro abbiamo a disposizione nel giardino, per creare degli originali “centro tavola” e “decorazioni” per la sala da pranzo.

IRRIGAZIONE
- Diminuire progressivamente i ritmi di annaffiatura onde evitare l’inizio di processi di marciume alle radici. E’ buona norma anche in questo periodo aggiungere all’acqua di irrigazione Concime Liquido (Universale – Gerani – Piante Verdi/Acidofile) alla dose di 7 ml ogni lt di acqua.
- Spruzzare ogni 10-15 giorni la chioma con acqua per idratare le foglie e ricorrere al Lucidante Fogliare per conferirgli brillantezza (senza eccedere per non impedire la traspirazione delle piante).
CONCIMAZIONE
- Le piante fiorite quali Ciclamini, Azalee, o i sempreverdi come Ficus, Kenthia e Chamadorea vanno opportunamente concimate per sostenere la vegetazione e la fioritura. Usare concime a lenta cessione in tablet o granulare e aggiungere ogni settimana Concime Liquido nell’acqua di irrigazione.
LE PIANTE GRASSE
Sono da mantenere in luoghi luminosi e con temperature di circa 18°C, avendo l’accortezza di non annaffiare in modo continuo e abbondante per non creare marciumi che danneggiano la vitalità della pianta. In questo periodo si possono eseguire trattamenti contro i ragnetti e cocciniglie. Vanno concimate regolarmente con fertilizzanti specifici.


Con dicembre si chiude l’anno di lavori “giardinicoli” e quest’ultimo post mi permette di essere la prima ad augurarvi

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

30/11/2010 09:50
Di più
La cura delle piante: cosa fare in dicembre. #798
GRAZIE MIMMI' :laugh: e Buone prossime feste a tutti :)

Mimmì ha scritto:Per i vari metodi di protezione invernale vedere le cure di novembre .

Nel dettaglio la prevenzione dei tronchi che «scoppiano», nei giovani alberi da frutto, in questo post .

Volevo suggerirvi anche di come la neve fa da isolante sorprendentemente efficace per gli arbusti e le perenni oltre che per le radici di giovani alberi nei giorni più freddi dell'inverno. Si può spalare la neve fresca dal vialetto alla base delle piante. Le eccezioni a questa regola includono giardini non ben drenanti dove ristagna l'acqua e piante, come gigli o calle, che possono marcire a causa di acqua in eccesso.
NON effettuare le potature di rimonda! :mrgreen:
NO alla sindrome della massaia...

La potatura al momento sbagliato dell'anno, non uccide le piante, ma continue potature non corrette dà seguito a piante danneggiate o indebolite.

La regola aurea dovrebbe essere: non potate alla convenienza del potatore, ma quando ne risulta il minimo danno alla pianta.

In generale, il momento migliore per potare maggior parte delle piante è durante il tardo inverno o all'inizio della primavera prima che la nuova crescita cominci. Potare in una giornata calda, limpida, priva di vento gelido; nel caso di alberi o grossi arbusti e di potature energiche di contenimento, lasciando intatto il collare ramo: questo permette una rapida guarigione, riducendo al minimo l'esposizione ai parassiti e alle malattie; dare anche un occhio alle FAQ sugli alberi .



A fine marzo circa, dunque, quando le piante sono ancora in sospeso, ma la minaccia di freddo estremo è passato. Le piante avvieranno una fase di crescita attiva, al fine di guarire correttamente i tagli freschi di potatura. Se ciò avviene troppo presto con rischio di forte freddo, i tessuti di nuova formazione possono essere uccisi e il taglio non può guarire correttamente. Se potiamo troppo presto o in pieno inverno, questo aumenta anche il rischio che il freddo estremo penetri il taglio esposto e danneggi le parti interne dei rami.
Ci sono eccezioni a questa regola, e cioè non potare le piante che fiorisono in primavera dai rami dell'anno precedente (es: forsizia, deutzia, lillà...), appunto perchè andremmo a togliere i rami che portano i fiori, potarli più avanti appena dopo la fioritura.

Per quel che riguarda il mastice cicatrizzante? NO, grazie :)
Vedi qui e qui

Vorrei precisare anche che le foglie morte, la chioma, così come i resti delle erbacee, anche se morti e secchi proteggono la pianta dal freddo; per questo non è bene potare anche eventuali successivi danni da gelo, ma aspettare: non potare le foglie danneggiate e gli steli fino a fine inverno o inizio primavera. Se un altro gelo improvviso arriva, le parti morte daranno una certa protezione contro ulteriori danni alla parte viva della pianta.

E' possibile fare talee di:
Berberis decidui, Buxus, Caryopteris, Celastrus, Dipelta, Lonicera, Prthenocissus, Tamarix, Vitis (legno maturo)
Eliminare le parti malate è una cosa che va fatta non certo in dicembre (in cui possiamo limitarci a pulire per terra i resti morti che sono un paradiso per le malattie), per tutta la stagione vegetativa, sempre per il motivo che il freddo estremo può penetrare il taglio esposto e danneggiare le parti interne dei rami sani - meglio aspettare quando compaiono le gemme a fine inverno.
Le malattie fungine producono spore che svernano e reintroducono la malattia l'anno successivo. Le spore non sopravvivono sul suolo, ma sulle parti di piante; vengono poi diffuse/ schizzate dalle goccioline d'acqua, o da noi durante la coltivazione, infine dal vento o dagli insetti.
Il nemico invernale di rododendri ed azalee sempreverdi è il vento freddo. La maggior parte dei danni si presenta come spaccature di corteccia, foglie secche, boccioli morti o fiori danneggiati. Selezioniamo delle varietà rustiche e scegliamo corrette posizioni, o schermiamo le piante dal vento con rami di sempreverdi a mò di piccola siepe infilati al suolo o con teli o altri materiali frangivento.

Rododendri e azalee beneficiano di una fertilizzazione annuale. Applicare il concime o nel tardo autunno quando fa già freddo e la crescita si è di certo interrotta o all'inizio della primavera. Infatti indipendentemente dal tipo di fertilizzante usato, nessun fertilizzante dovrebbe essere applicato dopo la prima settimana di giugno. Il fertilizzante applicato dopo tale data può stimolare crescita in ritardo nella stagione che non ha tempo sufficiente per indurire prima delle basse temperature di congelamento in autunno, e la crescita in ritardo sarà probabilmente bruciata o uccisa.

La capacità della poltiglia bordolese di aderire alle piante in caso di pioggia, la rende una scelta eccellente per un fungicida in inverno. L'applicazione di poltiglia brodolese invece finita la pausa di dormienza in genere non è consigliabile, perché può danneggiare le foglie.

Tra i molti usi di poltiglia bordolese c'è la prevenzione ed il contenimento di:

* Taphrina deformans: causa l'arricciamento delle foglie di pesco (bolla del pesco);
* La peronospora e l'oidio sulle uve;
* Occhio di pavone (Cycloconium oleaginum): la malattia più dannosa sull'olivo;
* Xanthomonas arboricola pv. juglandis: macchia nera del noce (batteriosi del noce);
* Macchia nera sulle rose.

Ziram e dodina sono invece sostanze altamente tossiche, per questo revocate dal commercio!!!

L'unico (funghicida sistemico) che conosco efficace contro la fitofora (di bosso, rododendro , conifere, fragole, agrumi) è Swan Wg della bayer; da usare scrupolosamente come indicato in edichetta in quanto di classe Xi (irritante) e N (pericoloso per l'ambiente). Da dare con crescita attiva (essendo sistemico, non ora, in dicembre).

Contro la botrite:
l'incidenza della muffa grigia può essere ridotto attraverso la pianificazione avanzata nella scelta dei luoghi - la scelta di un luogo con un buon terreno e drenaggio, passaggio di aria, (l'orientamento con le brezze prevalenti) e la successiva gestione culturale per migliorare la luce del sole e la circolazione dell'aria (diradamento, diserbo e sfalcio al piede)

Promuovere il movimento dell'aria in modo che il fogliame non rimanga bagnato.

Poltiglia bordolese e zolfo sono generalmente considerati come misure di controllo inefficaci contro la botrite. Vi sono nuovi biofunghicidi in commercio disponibili per la gestione di botrite: Trichodex, una formulazione del fungo Trichoderma harzianum benefico, e Serenade, biofunghicida a base di Bacillus subtilis.

Per i RODILEGNO Cosuss cossus e Prionoxystus robiniae :
gli alberi attaccati diventano estremamente vulnerabili ai danni causati dal vento e il sistema di asse centrale è influenzato in modo permanente. In più altri insetti e agenti patogeni possono guadagnare l'accesso alla struttura attraverso i fori fatti dalle larve, e indebolire ulteriormente l'albero.

Gli alberi sani resistono meglio agli attacchi (un'influenza favorevole hanno l'irrigazione e una alimentazione equilibrata minerale; la linfa abbondante è il mezzo con cui gli alberi stessi cercano di resistere all'ttacco, per questo i vecchi alberi sono quelli che resistono peggio).

Due specie di nematodi entomofagi (Steinernema carpocapsaeche penetra nell'ospite uccidendolo -bioinsetticida NEMASYS C oppure NEMOPAK SC PALME efficace anche contro il punteruolo rosso ; deve essere applicato in autunno (settembre/ottobre), possibilmente in giornate umide e piovose o con previsioni di eventi meteorici imminenti, oppure nelle ore serali o in giornate nuvolose: è fondamentale intervenire con temperature minime giornaliere non inferiori a 10°C e temperature medie giornaliere attorno a 14°C) e S. feltiae (OPTINEM CYDIA) sono agenti di controllo efficaci. I Nematodi possono essere iniettati direttamente nelle gallerie.

Efficace anche il metodo tradizionale meccanico suggerito da Mimmì dei ferri nelle gallerie.

OZIORRINCO:
I ricci sono naturali predatori dell'oziorrinco (vedi qui nelle cure di agosto un rimedio biologico ed efficace contro l'oziorrinco): lasciare per loro ciotole di carne tritata finemente, cibo per cani o per gatti (anche secco) o uova sbattute leggermente e cotte, (a causa del pericolo salmonellosi): pane e latte non vanno bene per loro) e una ciotola d'acqua.

Foto di Sids1

Anche il muccio del compost attira il riccio.

Ricorda che i ricci sono creature notturne che vanno in letargo d'inverno, ma possono essere visti vagare, anche durante i mesi freddi, soprattutto se non sono riusciti a immagazzinare nel corpo abbastanza cibo per l'inverno. Possono anche essere svegliati da giornate calde e andare alla ricerca di cibo, quindi lasciate loro qualcosa.

Larva di oziorrinco, foto di Peggy Greb


Foto di Mike Reding & Betsy Anderson

L'oziorrinco preferisce nutrirsi di Tsuga spp, tasso, rododendro, l'alloro di montagna e azalea. È possibile trovare nella vite, in vivao e serre, così come nelle piante da appartamento in vaso. Sono i più frequenti nelle zone che hanno un estate umida.
Smuovere bene il terreno sotto queste piante per portare alla luce le larve (controllare la zolla delle piante d'appartamento prima di portarel in casa).

Tipici segni morso di oziorrinco su foglie:




Queste serre mini suggerite da mimmì possono essere utilizzate per avviare talee (anche per le talee di foglia di violetta africana, proteggere un impianto in difficoltà, o per avviare semi).

Fare attenzione che la vostra bottiglia non rimanga per troppo appannata. E' meglio togliere il tappo o l'intera bottiglia per un breve periodo di tempo ogni giorno, così non si formerà la muffa (una volta che la piantina è emersa, è ancora più importante che non lasciate la bottiglia appannata, in quanto ciò può causare semplicemente atmosfera troppo umida, causando funghi in grado di distruggere la piantina)

Le bottiglie di plastica poi sono molto buone, tagliate e usate come vaso per far partire talee di arbusti e alberi, perché sono profonde, e consentono alle radici delle piante di crescere verso il basso piuttosto che in largo. In più essendo trasparenti hanno il vantaggio di consentire di vedere quando il contenitore è pieno di radici, in modo che si può effettuare il trapianto in un contenitore più grande.

Per mantenere una pianta sana durante l'anno: nella tarda primavera, tagliare i rami circa 20 cm. Poi continuare ad innaffiare regolarmente e concimare; nel mese di luglio, se le piante diventano lunghe, pizzicare di nuovo le cime per garantire una crescita compatta 8rimuovere le cime del ramo incoraggia la ramificazione, la pianta diventa più compatta e si hanno più fiori: basta essere sicuri di lasciare 4-6 foglie su ogni ramo che si cima)

Se ci affascinano i colori e il portamento di poinsettia, con la bella stagione possiamo coltivare l'annuale Euphorbia heterophylla (Poinsettia cyathophora/ Euphorbia cyathophora) ... :) ..perfetta per un giardino naturale senza fatica, si risemina spontaneamente.


Foto di John tann


Foto di Ray Cui

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

02/12/2010 08:03
  • Kypos
  • Avatar di Kypos
  • Offline
  • Giardiniere esperto in progettazione e cura dei giardini
  • Giardiniere esperto in progettazione e cura dei giardini
Di più
La cura delle piante: cosa fare in dicembre. #811
Grazie alla nostra Mimmì che ci da sempre spunti per approfondire!
Come ormai tradizione dico la mia sui tappeti erbosi :laugh:

Mimmì ha scritto:giustissimo :laugh:Giusto pulire il tappeto erboso dalle foglie cadute che altrimenti soffocherebbero le piante del prato facendole morire e lasciando irrimediabilmente un buco vuoto.
Non sono d'accordo sullo stendere lo strato di terriccio, non tanto per i suoi effetti benefici, quanto per il periodo di stesura. Per stendere bene il terriccio bisogna tagliare il prato più corto del normale per permettere al terriccio di raggiungere meglio il suolo e il colletto delle piante, inoltre bisogna rastrellare o spazzolare energeticamente sempre per lo stesso motivo, quindi è chiaro che non si può fare in questo periodo dato che abbiamo detto di non intervenire con tagli. Inoltre rastrellare o spazzolare energeticamente, per forza di cose porta a dei minimi danni ai colletti delle piante, che in fase vegetativa riescono a curarsi senza problemi, invece in questo periodo si lascia la pianta debilitata per tutto l'inverno fino alla ripresa vegetativa che quindi sarà più stentata.
In altre parole giusto stendere il terriccio (qualora il prato risultasse non molto folto), però posticiperei l'intervento verso marzo ;)Stesso discorso del punto precedente, posticiperei il tutto alla ripresa vegetativa. Inoltre va bene passare il rullo ma è meglio farlo una volta per tutte, piuttosto che passarlo più volte nell'arco di tutto l'inverno. Anche perchè con troppi passaggi si rischia di compattare il suolo, rendendolo asfittico per le radici.FONDAMENTALE campionare il terreno per avere un tappeto erboso di pregio!
Sapere le caratteristiche chimico-fisiche del suolo aiuta nella scelta della giusta semenza, del tipo di ammendante necessario e relative concimazioni.
I costi sono sì modesti, ma ahimè i tempi di analisi sono MOLTO lunghi. Prendere un campione di terreno si può fare in ogni stagione, quindi informatevi sui tempi di analisi e fate in modo di avere i risultati in un periodo dell'anno congruo alla semina, altrimenti abbiate pazienza e non seminate nonappena li ricevete, ma aspettate il giusto periodo. (anche se capisco la vostra impazienza :laugh: )Giustissimo! Soprattutto quando il prato è brinato è fondamentale non camminarci sopra, altrimenti al disgelo vedrete le vostre belle impronte sul prato con steli d'erba che rimangono schiacciati al suolo e che non si rialzano più. Questo perchè col ghiaccio e la pressione del vostro piede, il colletto della pianta si danneggia irrimediabilmente...un po' come camminare su calici di cristallo con degli scarponi da montagna :flower:

Accedi o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Un quadrato di giardino
    • Vivaio Piante Insolite

      Località Due Case
      Podenzano, 29027, PC (IT)
      Lun - Sab: 8.30 - 12.30 / 15.00 - 18.00
      Dom: Periodo autunno-inverno solo su appuntamento.
      Aperto fuori orario su appuntamento.
      telefono +393284181208
      email info@unquadratodigiardino.it
      Rispondiamo solo a email e messaggi whatsapp dalle 8.30 alle 12.30

      Seguici

    • Newsletter

Karısı evde temizlik yaparken süpürge sesinden rahatsız olan adam kaçacak delik arar çizgi porno Evin en arka odasına gider ve içeriye girdiğinide baldızını külotla uyurken görür yüze boşalma Balık etli brazzers porno büyük kalçalara sahip baldız götü devirip kanepede sızmış haldedir asyalı porno Bu manzara karşısında niyeti bozmamak pek mümkün değildir sex gif Baldıza doğru yaklaşıp acaba yapsam mı yapmasam mı diye düşünmeye başlar tecavüz porno video Karısı süpürge yaptığı için yakalanma ihtimali oldukça düşüktür xhamster İradesine yenik düşer ve uyuyan baldızın kilotunu sıyırır yaşlı porno Sikini eline alıp asıla asıla kaldırır anal porno Uyuyan kızın sulu amcığına sokup sikmeye başlar mature porno Çıkan seslerden duyacaksınız ki hatunun amı suludur sekreter porno İçine giren yarak sayesinde zevkle uyanan çıtır zenci porno hoşuna gidince ses çıkarmaz ve eniştesine bir posta siktirir.